The term "Waterfront", in its meaning of "front in contact with water" arises from the fusion of two realities: on the one hand, the front, similar to the "limit", to be understood as that part of the territory where water meets mainland; on the other hand, water, a source of life and wealth. The focus on waterfront redevelopment began several years ago; this process finds its reasons in various factors, such as the presence of areas adjacent to the ports, no longer used for port activities and the affirmation of cultural movements for the protection of historical sites. Far from being a simple line, a barrier, the waterfronts constitute a potential network of places and functions, a "mending", not closed areas, but permeable and multiform. In a regional context such as that of Puglia which, with its 800 kilometers of coastline, has the longest coastal development in Italy, numerous areas have been the subject, in recent years, of protection measures in line with the rules dictated by European Union. The AMP (Marine Protected Area) of the Tremiti Islands represents a "compendium of beauty" for the naturalistic richness and for the landscape and historical-architectural aspects present, acting as a "biogeographical bridge" on the Adriatic. This contribution aims to investigate and analyze the opportunities for sustainable development; in order to achieve this objective, an in-depth analysis of the context is carried out together with a fieldwork aimed, through the identification of appropriate "Ecological parameters", at the development of a territorial governance policy, calibrated over a time horizon of long term and such as to involve both Authorities and local communities.

Il termine “Waterfront”, nella sua accezione di “fronte a contatto con l’acqua” nasce dalla fusione di due realtà: da un lato, il fronte, assimilabile al “limite”, da intendersi come quella parte di territorio ove si incontrano acqua e terraferma; dall’altro, l’acqua, fonte di vita e di ricchezza. L’attenzione nei confronti della riqualificazione dei waterfront è iniziata da diversi anni; tale processo trova le sue ragioni in diversi fattori, quali la presenza di aree adiacenti ai porti, non più utilizzate per le attività portuali e l’affermazione di movimenti culturali di tutela dei siti storici. Lungi dall’essere una semplice linea, una barriera, i waterfront costituiscono una potenziale rete di luoghi e funzioni, una “ricucitura”, non zone chiuse, ma permeabili e multiformi. In un contesto regionale quale quello della Puglia che, con i suoi 800 chilometri di litorale, possiede lo sviluppo costiero più lungo d’Italia, numerose aree sono state oggetto, negli ultimi anni, di misure di tutela in linea con le norme dettate dall’Unione Europea. L’AMP (Area Marina Protetta) delle Isole Tremiti rappresenta un “compendio di bellezza” per la ricchezza naturalistica e per gli aspetti paesaggistici e storico-architettonici presenti, ponendosi come un “ponte biogeografico” sull’Adriatico. Il presente contributo mira ad investigare ed analizzare le opportunità di sviluppo sostenibile dell’AMP; al fine di raggiungere tale obiettivo, un’approfondita analisi di contesto viene effettuata insieme ad un fieldwork finalizzato, attraverso l’individuazione di opportuni “Ecological parameters”, alla messa a punto di una politica di governance del territorio, calibrata su un orizzonte temporale di lungo periodo e tale da coinvolgere entrambe le Autorità e le comunità locali.

Biodiversità e tutela dei waterfront: il caso dell’area marina protetta delle isole Tremiti

Simona Giordano
2018-01-01

Abstract

The term "Waterfront", in its meaning of "front in contact with water" arises from the fusion of two realities: on the one hand, the front, similar to the "limit", to be understood as that part of the territory where water meets mainland; on the other hand, water, a source of life and wealth. The focus on waterfront redevelopment began several years ago; this process finds its reasons in various factors, such as the presence of areas adjacent to the ports, no longer used for port activities and the affirmation of cultural movements for the protection of historical sites. Far from being a simple line, a barrier, the waterfronts constitute a potential network of places and functions, a "mending", not closed areas, but permeable and multiform. In a regional context such as that of Puglia which, with its 800 kilometers of coastline, has the longest coastal development in Italy, numerous areas have been the subject, in recent years, of protection measures in line with the rules dictated by European Union. The AMP (Marine Protected Area) of the Tremiti Islands represents a "compendium of beauty" for the naturalistic richness and for the landscape and historical-architectural aspects present, acting as a "biogeographical bridge" on the Adriatic. This contribution aims to investigate and analyze the opportunities for sustainable development; in order to achieve this objective, an in-depth analysis of the context is carried out together with a fieldwork aimed, through the identification of appropriate "Ecological parameters", at the development of a territorial governance policy, calibrated over a time horizon of long term and such as to involve both Authorities and local communities.
2018
978-88-908926-4-6
Il termine “Waterfront”, nella sua accezione di “fronte a contatto con l’acqua” nasce dalla fusione di due realtà: da un lato, il fronte, assimilabile al “limite”, da intendersi come quella parte di territorio ove si incontrano acqua e terraferma; dall’altro, l’acqua, fonte di vita e di ricchezza. L’attenzione nei confronti della riqualificazione dei waterfront è iniziata da diversi anni; tale processo trova le sue ragioni in diversi fattori, quali la presenza di aree adiacenti ai porti, non più utilizzate per le attività portuali e l’affermazione di movimenti culturali di tutela dei siti storici. Lungi dall’essere una semplice linea, una barriera, i waterfront costituiscono una potenziale rete di luoghi e funzioni, una “ricucitura”, non zone chiuse, ma permeabili e multiformi. In un contesto regionale quale quello della Puglia che, con i suoi 800 chilometri di litorale, possiede lo sviluppo costiero più lungo d’Italia, numerose aree sono state oggetto, negli ultimi anni, di misure di tutela in linea con le norme dettate dall’Unione Europea. L’AMP (Area Marina Protetta) delle Isole Tremiti rappresenta un “compendio di bellezza” per la ricchezza naturalistica e per gli aspetti paesaggistici e storico-architettonici presenti, ponendosi come un “ponte biogeografico” sull’Adriatico. Il presente contributo mira ad investigare ed analizzare le opportunità di sviluppo sostenibile dell’AMP; al fine di raggiungere tale obiettivo, un’approfondita analisi di contesto viene effettuata insieme ad un fieldwork finalizzato, attraverso l’individuazione di opportuni “Ecological parameters”, alla messa a punto di una politica di governance del territorio, calibrata su un orizzonte temporale di lungo periodo e tale da coinvolgere entrambe le Autorità e le comunità locali.
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