L’industria del turismo costituisce un importante voce nel bilancio economico di molti paesi. Così l’impatto che il turismo può avere sull’economia, sulla cultura e sull’ambiente può condizionare fortemente lo sviluppo e il progresso futuro. Il turismo in quanto esperienza sociale deve essere considerato anche in un accezione etico-solidale: in questo senso deve valorizzare l’equità sociale partendo dal rispetto fondamentale della persona umana. Il presente lavoro intende focalizzare l’attenzione sul fenomeno patologico del turismo sessuale che nelle forme più allarmanti può coinvolgere anche i minori. La ricerca prende avvio dalla rilevazione di dati statistici che descrivono l’ampiezza e la diffusione del fenomeno nelle diverse aree geografiche del mondo. Lo sfruttamento sessuale di donne e di minori per finalità commerciali risulta in continua espansione e muove un giro d’affari che, per volume è terzo solo alla droga e alle armi. La genesi del fenomeno nella dimensione che oggi conosciamo si fa risalire agli anni cinquanta. Durante la guerra in Vietnam, i paesi dell’area dell’Indocina (Tailandia, Corea ecc.) stipularono con gli USA degli accordi formali che autorizzavano la prostituzione a favore dei militari americani stanziati in quei territori. Il turismo sessuale rappresenta una forma di neocolonialismo per cui i paesi più ricchi sfruttano le condizioni di bisogno dei paesi più poveri del mondo. La ricerca considera le differenze profonde che si riscontrano sulla gestione del fenomeno della prostituzione tra adulti: in alcuni Stati la prostituzione è consentita e regolamentata anche da un punto di vista fiscale, in altri invece, è vietata e severamente sanzionata, in altri ancora il fenomeno è semplicemente ignorato. È evidente però che quando si parla di sfruttamento sessuale dei minori non esistono incertezze circa la necessità di reprimere con decisione il fenomeno. Si tratta di una lotta molto difficile per l’elevato tasso di corruzione esistente. La polizia locale intasca volentieri somme di denaro per evitare di applicare le leggi anche molto severe in vigore. La ricerca partendo dalle più importanti deliberazioni assunte a livello comunitario ed internazionale a tutela dei minori descrive il quadro normativo italiano a cominciare dall’art.600 quinquies c.p. intitolato “Iniziative turistiche volte allo sfruttamento della prostituzione minorile”. L’analisi critica della legislazione penale e della giurisprudenza dimostra la scarsa incisività dell’azione di contrasto. Sebbene il diritto penale rappresenti lo strumento più potente per attuare la repressione del fenomeno, è necessario affiancare ad esso strategie preventive e repressive collaterali. Occorre promuovere adeguate campagne culturali di sensibilizzazione ed educazione, oltre che misure sanzionatorie pecuniarie ed amministrative a carattere interdittivo in grado di colpire i responsabili di questi traffici e gli Stati che li tollerano.
The sexual exploitation of women and children for commercial purposes is constantly expanding and generates turnover that is third only to drugs and arms in terms of volume. This current paper aims to focus attention on the pathological phenomenon of sex tourism, which in its most odious forms can also involve children. Critical analysis of criminal legislation and jurisprudence shows that enforcement of the law is weak. Although criminal law is the most powerful instrument in terms of combating the phenomenon effectively, it needs to be accompanied by additional preventative and restrictive strategies. Adequate educational campaigns that raise cultural awareness should be promoted, as well as financial and administrative sanctions of a disqualifying nature that can affect the perpetrators of this kind of trafficking and the states that tolerate their activities.
Il turismo sessuale in danno dei minori tra etica e diritto
Persio, Porzia Teresa
2020-01-01
Abstract
L’industria del turismo costituisce un importante voce nel bilancio economico di molti paesi. Così l’impatto che il turismo può avere sull’economia, sulla cultura e sull’ambiente può condizionare fortemente lo sviluppo e il progresso futuro. Il turismo in quanto esperienza sociale deve essere considerato anche in un accezione etico-solidale: in questo senso deve valorizzare l’equità sociale partendo dal rispetto fondamentale della persona umana. Il presente lavoro intende focalizzare l’attenzione sul fenomeno patologico del turismo sessuale che nelle forme più allarmanti può coinvolgere anche i minori. La ricerca prende avvio dalla rilevazione di dati statistici che descrivono l’ampiezza e la diffusione del fenomeno nelle diverse aree geografiche del mondo. Lo sfruttamento sessuale di donne e di minori per finalità commerciali risulta in continua espansione e muove un giro d’affari che, per volume è terzo solo alla droga e alle armi. La genesi del fenomeno nella dimensione che oggi conosciamo si fa risalire agli anni cinquanta. Durante la guerra in Vietnam, i paesi dell’area dell’Indocina (Tailandia, Corea ecc.) stipularono con gli USA degli accordi formali che autorizzavano la prostituzione a favore dei militari americani stanziati in quei territori. Il turismo sessuale rappresenta una forma di neocolonialismo per cui i paesi più ricchi sfruttano le condizioni di bisogno dei paesi più poveri del mondo. La ricerca considera le differenze profonde che si riscontrano sulla gestione del fenomeno della prostituzione tra adulti: in alcuni Stati la prostituzione è consentita e regolamentata anche da un punto di vista fiscale, in altri invece, è vietata e severamente sanzionata, in altri ancora il fenomeno è semplicemente ignorato. È evidente però che quando si parla di sfruttamento sessuale dei minori non esistono incertezze circa la necessità di reprimere con decisione il fenomeno. Si tratta di una lotta molto difficile per l’elevato tasso di corruzione esistente. La polizia locale intasca volentieri somme di denaro per evitare di applicare le leggi anche molto severe in vigore. La ricerca partendo dalle più importanti deliberazioni assunte a livello comunitario ed internazionale a tutela dei minori descrive il quadro normativo italiano a cominciare dall’art.600 quinquies c.p. intitolato “Iniziative turistiche volte allo sfruttamento della prostituzione minorile”. L’analisi critica della legislazione penale e della giurisprudenza dimostra la scarsa incisività dell’azione di contrasto. Sebbene il diritto penale rappresenti lo strumento più potente per attuare la repressione del fenomeno, è necessario affiancare ad esso strategie preventive e repressive collaterali. Occorre promuovere adeguate campagne culturali di sensibilizzazione ed educazione, oltre che misure sanzionatorie pecuniarie ed amministrative a carattere interdittivo in grado di colpire i responsabili di questi traffici e gli Stati che li tollerano.File | Dimensione | Formato | |
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