I disturbi depressivi rappresentano una delle principali cause di disabilità a livello mondiale. I meccanismi eziopatogenetici non sono ancora del tutto chiariti, pur essendo stati individuati fattori psicosociali e biologici di vulnerabilità. Le molteplici presentazioni cliniche, oltre alla variabilità di decorso e di risposta ai trattamenti, rendono complessa una rigorosa valutazione medico legale in termini di disabilità individuale. La valutazione medico legale in ambito del sistema di assistenza sociale, laddove basata solamente su basi nosografiche categoriali potrebbe risultare inadeguata a inquadrare l’effettivo impatto sul funzionamento del cittadino-paziente. Un approccio di tipo psicopatologico dimensionale, anche in ambito medico legale, che sia supportato dall’utilizzo di strumenti psicometrici e clinimetrici potrebbe garantire una maggiore affidabilità valutativa. Nel presente lavoro verranno dapprima discusse le più recenti evidenze patogenetiche dei disturbi depressivi, le manifestazioni cliniche ed i relativi strumenti di valutazione funzionale. Verrà quindi discusso il loro possibile utilizzo nello specifico contesto medico legale alla luce della necessità di superare la discrepanza tra un sistema diagnostico al passo con la letteratura scientifica e le datate voci tabellari attualmente previste per l’attribuzione della quota di invalidità civile.
I DISTURBI DEPRESSIVI, EZIOPATOGENESI, CLINICA ED IMPLICAZIONI MEDICO LEGALI NELLA VALUTAZIONE DELLA DISABILITÀ IN AMBITO DI ASSISTENZA SOCIALE
Gabriele Mandarelli
;Felice Carabellese;Roberto Catanesi
2020-01-01
Abstract
I disturbi depressivi rappresentano una delle principali cause di disabilità a livello mondiale. I meccanismi eziopatogenetici non sono ancora del tutto chiariti, pur essendo stati individuati fattori psicosociali e biologici di vulnerabilità. Le molteplici presentazioni cliniche, oltre alla variabilità di decorso e di risposta ai trattamenti, rendono complessa una rigorosa valutazione medico legale in termini di disabilità individuale. La valutazione medico legale in ambito del sistema di assistenza sociale, laddove basata solamente su basi nosografiche categoriali potrebbe risultare inadeguata a inquadrare l’effettivo impatto sul funzionamento del cittadino-paziente. Un approccio di tipo psicopatologico dimensionale, anche in ambito medico legale, che sia supportato dall’utilizzo di strumenti psicometrici e clinimetrici potrebbe garantire una maggiore affidabilità valutativa. Nel presente lavoro verranno dapprima discusse le più recenti evidenze patogenetiche dei disturbi depressivi, le manifestazioni cliniche ed i relativi strumenti di valutazione funzionale. Verrà quindi discusso il loro possibile utilizzo nello specifico contesto medico legale alla luce della necessità di superare la discrepanza tra un sistema diagnostico al passo con la letteratura scientifica e le datate voci tabellari attualmente previste per l’attribuzione della quota di invalidità civile.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.