La derivazione del termine tecnoco Bluetooth si fa risalire al re danese Harald Gormsson (Aroldo I di Danimarca), vissuto nel X secolo d.C., che riuscì a unificare le terre scandinave, abitate da svariate tribù in lotta tra loro, arrivando alla costituzione di un grande regno che comprendeva le attuali terre di Norvegia, Danimarca e Svezia. Proprio come vari altri governanti del Medioevo, anche Gormsson ebbe un soprannome. Era chiamato Blatonn in norreno antico o Blåtand in danese, nome che in inglese si traduce con Bluetooth. Aroldo I aveva la fama di essere un “dente blu” perché era ghiotto di mirtilli ma, secondo altre fonti, pare avesse un grosso dente morto di colore bluastro o ancora che seguisse l’usanza di colorarsi di blu i denti prima di ogni battaglia, per apparire più spaventoso.
La curiosa storia del Bluetooth e il vichingo dai “denti blu”
carla petrocelli
2021-01-01
Abstract
La derivazione del termine tecnoco Bluetooth si fa risalire al re danese Harald Gormsson (Aroldo I di Danimarca), vissuto nel X secolo d.C., che riuscì a unificare le terre scandinave, abitate da svariate tribù in lotta tra loro, arrivando alla costituzione di un grande regno che comprendeva le attuali terre di Norvegia, Danimarca e Svezia. Proprio come vari altri governanti del Medioevo, anche Gormsson ebbe un soprannome. Era chiamato Blatonn in norreno antico o Blåtand in danese, nome che in inglese si traduce con Bluetooth. Aroldo I aveva la fama di essere un “dente blu” perché era ghiotto di mirtilli ma, secondo altre fonti, pare avesse un grosso dente morto di colore bluastro o ancora che seguisse l’usanza di colorarsi di blu i denti prima di ogni battaglia, per apparire più spaventoso.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.