Il dovere delle amministrazioni di dotarsi di strumenti idonei a fronteggiare il problema del consumo di suolo costituisce una premessa logica per lo sviluppo sostenibile dei territori e, come tale, è destinato a condizionare in modo significativo il potere di pianificazione urbanistica, storicamente assegnato ai Comuni, in quanto enti più vicini alla cittadinanza, fin dalla l. n. 2359/1865 sulle espropriazioni per pubblica utilità. Il contributo pone in evidenza l’esigenza di occuparsi di tale problema a livello strategico, alzando l’ “asticella” della sussidiarietà e in ossequio al principio di leale cooperazione istituzionale. In tale scenario, particolare attenzione è riservata al ruolo sussidiario di istituti come il piano paesaggistico e la valutazione ambientale strategica.
Consumo di suolo e divieto di edificazione in area agricola
Primerano Giuseppe Andrea
2021-01-01
Abstract
Il dovere delle amministrazioni di dotarsi di strumenti idonei a fronteggiare il problema del consumo di suolo costituisce una premessa logica per lo sviluppo sostenibile dei territori e, come tale, è destinato a condizionare in modo significativo il potere di pianificazione urbanistica, storicamente assegnato ai Comuni, in quanto enti più vicini alla cittadinanza, fin dalla l. n. 2359/1865 sulle espropriazioni per pubblica utilità. Il contributo pone in evidenza l’esigenza di occuparsi di tale problema a livello strategico, alzando l’ “asticella” della sussidiarietà e in ossequio al principio di leale cooperazione istituzionale. In tale scenario, particolare attenzione è riservata al ruolo sussidiario di istituti come il piano paesaggistico e la valutazione ambientale strategica.File | Dimensione | Formato | |
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