Oggi, a distanza di diversi anni, è possibile affermare che le promesse che in Italia hanno sostenuto l’intera impalcatura della flessibilità sono state clamorosamente tradite. Essa non ha migliorato la posizione del nostro sistema produttivo nella competizione globale, non ha generato nuovi posti di lavoro, non ha fatto emergere il lavoro irregolare, non ha creato opportunità di ascesa sociale. Al tempo stesso, la flessibilità ha prodotto una estesa individualizzazione dei rapporti di lavoro e, di conseguenza, un’atrofia della mobilitazione collettiva. Insieme alla precarietà del lavoro anche il conflitto sociale è diventato precario.
Conflitti precari
CHIARELLO, Francesco
2013-01-01
Abstract
Oggi, a distanza di diversi anni, è possibile affermare che le promesse che in Italia hanno sostenuto l’intera impalcatura della flessibilità sono state clamorosamente tradite. Essa non ha migliorato la posizione del nostro sistema produttivo nella competizione globale, non ha generato nuovi posti di lavoro, non ha fatto emergere il lavoro irregolare, non ha creato opportunità di ascesa sociale. Al tempo stesso, la flessibilità ha prodotto una estesa individualizzazione dei rapporti di lavoro e, di conseguenza, un’atrofia della mobilitazione collettiva. Insieme alla precarietà del lavoro anche il conflitto sociale è diventato precario.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.