Il contributo intende esaminare il rapporto tra giuristi e prìncipi nei primi secoli del Principato, in particolare nel secondo. C’era il rischio che l’imperatore facesse sentire il peso della propria auctoritas sui giureconsulti fino a privarli della loro principale funzione, consistente nella elaborazione quotidiana del diritto. Nel secondo secolo, specie nel quarantennio che corre da Nerva ad Adriano, il confronto fra imperatori e giuristi fu proficuo e produsse risultati rilevanti nella sfera della produzione giuridica. In particolare Adriano si dimostrò un principe illuminato, che nel ceto dei prudentes ebbe la capacità di scorgere una fonte indipendente e creativa di scientia iuris.
Giuristi e prìncipi nel II secolo
lovato
2020-01-01
Abstract
Il contributo intende esaminare il rapporto tra giuristi e prìncipi nei primi secoli del Principato, in particolare nel secondo. C’era il rischio che l’imperatore facesse sentire il peso della propria auctoritas sui giureconsulti fino a privarli della loro principale funzione, consistente nella elaborazione quotidiana del diritto. Nel secondo secolo, specie nel quarantennio che corre da Nerva ad Adriano, il confronto fra imperatori e giuristi fu proficuo e produsse risultati rilevanti nella sfera della produzione giuridica. In particolare Adriano si dimostrò un principe illuminato, che nel ceto dei prudentes ebbe la capacità di scorgere una fonte indipendente e creativa di scientia iuris.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.