L’autrice analizza il tema del rapporto tra la privacy e le TIC, ponendo come principale oggetto di studio due tematiche, tra loro saldamente connesse, che ben si coordinano con il tema delineato: l’impatto del GDPR in materia di tutela dei dati personali e il sistema sanzionatorio dallo stesso novellato. Due i profili del sistema sanzionatorio al centro dell’analisi: quello teorico, relativo alle novelle introdotte dal regolamento europeo e quello applicativo, riguardante le sanzioni amministrative irrogate dalle Autorità di controllo dell’Unione Europea successivamente all’entrata in vigore della nuova disciplina. Le sanzioni sono state irrogate a fronte dell’utilizzo poco avveduto delle nuove tecnologie e presentano un comune denominatore: la violazione del principio di accountability, protagonista assoluto della riforma in materia di protezione dei dati personali. L’obiettivo è quello di fornire una risposta, quanto più possibile ponderata e attendibile, al delicato quesito della idoneità del reg. UE 4 maggio 2016, n. 679 di perseguire l’intento, largamente sponsorizzato nei suoi Considerando, di rinvigorire la tutela del diritto alla riservatezza.

La tutela della privacy e le nuove tecnologie: il principio di accountability e le sanzioni inflitte dalle Autorità di controllo dell’Unione europea dopo l’entrata in vigore del GDPR

BARBARA BORRILLO
2020-01-01

Abstract

L’autrice analizza il tema del rapporto tra la privacy e le TIC, ponendo come principale oggetto di studio due tematiche, tra loro saldamente connesse, che ben si coordinano con il tema delineato: l’impatto del GDPR in materia di tutela dei dati personali e il sistema sanzionatorio dallo stesso novellato. Due i profili del sistema sanzionatorio al centro dell’analisi: quello teorico, relativo alle novelle introdotte dal regolamento europeo e quello applicativo, riguardante le sanzioni amministrative irrogate dalle Autorità di controllo dell’Unione Europea successivamente all’entrata in vigore della nuova disciplina. Le sanzioni sono state irrogate a fronte dell’utilizzo poco avveduto delle nuove tecnologie e presentano un comune denominatore: la violazione del principio di accountability, protagonista assoluto della riforma in materia di protezione dei dati personali. L’obiettivo è quello di fornire una risposta, quanto più possibile ponderata e attendibile, al delicato quesito della idoneità del reg. UE 4 maggio 2016, n. 679 di perseguire l’intento, largamente sponsorizzato nei suoi Considerando, di rinvigorire la tutela del diritto alla riservatezza.
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