Nel saggio si distinguono i rimedi risarcitori a disposizione del proprietario che abbia subìto un danno ingiusto, da ricondurre all'area della responsabilità civile, dagli specifici strumenti apprestati dalla legge in difesa della proprietà, anche quando questi si traducano nella pretesa di una somma di denaro, generalmente con unzione indennitaria, a fronte della lesione del diritto, che si traduce nella modificazione o nella perdita. Sono questo profilo, sono prese in considerazione le seguenti ipotesi: il danno da turbativa e la c.d. negatoria di danni; la disciplina dell'accesso al fondo che intralci l'attività del proprietario (o del conduttore); la disciplina dei miglioramenti e delle addizioni eseguite dal possessore, dall'usufruttuario o dal proprietario con materiali altrui; la disciplina dell'unione della commistione e della specificazione; l'occupazione acquisitiva e l'acquisizione sanante, con i conseguenti rimedi patrimoniali la cui natura risarcitoria o indennitaria resta controversa; la disciplina delle immissioni, con le connesse conseguenze indennitarie e risarcitorie; la violazione delle norme edilizie "non integrative", in chiave critica e con particolare riguardo ai profili della quantificazione del danno risarcibile.
La tutela aquiliana della proprietà
Lisi
2015-01-01
Abstract
Nel saggio si distinguono i rimedi risarcitori a disposizione del proprietario che abbia subìto un danno ingiusto, da ricondurre all'area della responsabilità civile, dagli specifici strumenti apprestati dalla legge in difesa della proprietà, anche quando questi si traducano nella pretesa di una somma di denaro, generalmente con unzione indennitaria, a fronte della lesione del diritto, che si traduce nella modificazione o nella perdita. Sono questo profilo, sono prese in considerazione le seguenti ipotesi: il danno da turbativa e la c.d. negatoria di danni; la disciplina dell'accesso al fondo che intralci l'attività del proprietario (o del conduttore); la disciplina dei miglioramenti e delle addizioni eseguite dal possessore, dall'usufruttuario o dal proprietario con materiali altrui; la disciplina dell'unione della commistione e della specificazione; l'occupazione acquisitiva e l'acquisizione sanante, con i conseguenti rimedi patrimoniali la cui natura risarcitoria o indennitaria resta controversa; la disciplina delle immissioni, con le connesse conseguenze indennitarie e risarcitorie; la violazione delle norme edilizie "non integrative", in chiave critica e con particolare riguardo ai profili della quantificazione del danno risarcibile.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.