Le tre parti del libro sono dedicate alle componenti/manifestazioni dello Stato globale: funzioni, sistemi giuridici, trasformazioni istituzionali. L’a, chiarisce la propria concezione del contenuto del nuovo diritto internazionale, effetto dei processi di globalizzazione, che ha inciso sul nostro ordinamento costituzionale, con l’introduzione dell’art. 117 . L’impostazione storica denota continuità più che fratture tra epoche storiche: così per i movimenti di espansione di alcuni valori. In particolare, ciò accade per l’idea di democrazia, che tende ad essere esportata (è quindi occidentale) e protesa a porre le basi (a costituire uno dei cardini) del diritto futuro. Ne consegue, a me pare, che la democrazia (liberale) verrebbe a delinearsi come una sorta di ideologia globale. Su queste basi, si passa ad esaminare come la stessa sia presente, operi e trovi ostacoli espansivi nelle entità regionali, componenti dello spazio unico. In effetti, al regionalismo democratico sono riportati i codici (le Carte) presenti in alcune di dette entità. Riprendendo insegnamenti di autorevoli studiosi, come Kelsen, evidente è la presenza, nel pensiero dell’A. dell’approccio di analisi del geo-diritto. A tale impostazione corrisponde infine la formalizzazione dello stesso come mezzo di analisi del diritto internazionale

Massimo Panebianco Lo Stato globale. Funzioni, sistemi, trasformazioni Napoli, Editoriale Scientifica, 2019, pp. XII-278

Cellamare, Giovanni
2020-01-01

Abstract

Le tre parti del libro sono dedicate alle componenti/manifestazioni dello Stato globale: funzioni, sistemi giuridici, trasformazioni istituzionali. L’a, chiarisce la propria concezione del contenuto del nuovo diritto internazionale, effetto dei processi di globalizzazione, che ha inciso sul nostro ordinamento costituzionale, con l’introduzione dell’art. 117 . L’impostazione storica denota continuità più che fratture tra epoche storiche: così per i movimenti di espansione di alcuni valori. In particolare, ciò accade per l’idea di democrazia, che tende ad essere esportata (è quindi occidentale) e protesa a porre le basi (a costituire uno dei cardini) del diritto futuro. Ne consegue, a me pare, che la democrazia (liberale) verrebbe a delinearsi come una sorta di ideologia globale. Su queste basi, si passa ad esaminare come la stessa sia presente, operi e trovi ostacoli espansivi nelle entità regionali, componenti dello spazio unico. In effetti, al regionalismo democratico sono riportati i codici (le Carte) presenti in alcune di dette entità. Riprendendo insegnamenti di autorevoli studiosi, come Kelsen, evidente è la presenza, nel pensiero dell’A. dell’approccio di analisi del geo-diritto. A tale impostazione corrisponde infine la formalizzazione dello stesso come mezzo di analisi del diritto internazionale
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