Come si guardano le cose e come se ne parla? Come questi modi di guardare e di parlare della vita cambiano, passando dall’uno all’altro modo, corrispondente? Las Meninas di Velasquez apre, come è noto, lo studio di Michel Foucault in Le parole e le cose, proprio quando Michel Foucault si trova a discutere il problema, muovendo da una dettagliata analisi del quadro che appartiene a quella che sempre Foucault considera un’epoca “classica”. Seguendo una delle lezioni di uno dei suoi maestri storici, Maurice Merleau-Ponty, per Foucault il problema del rapporto tra ciò che si vede e ciò che si dice è sempre deciso a metà strada tra queste due dimensioni ovvero nel quadro più generale di ciò che è visibile e ciò che non è visibile: la relazione tra queste due dimensioni fondamentali è alla base dei differenti modi in cui in epoche diverse si stabiliscono i criteri in base ai quali si definisce ciò che può essere “rappresentato” in senso generale, sia parlando, sia dipingendo. Las Meninas di Velasquez, in ogni caso, è un autentico puzzle semiotico nelle mani di Foucault, se solo si considera che in sé condensa le transizioni che prendono piede tra differenti epoche (rinascimentale, classica e moderna) e anche perché non è mai possibile capire qual è il soggetto principale della stessa rappresentazione (il pittore, i modelli o lo spettatore). Certamente i tre differenti protagonisti della visione del Velasquez letto da Foucault sono tutti a vario titolo nello stesso quadro visibili e invisibili, presenti ed assenti ed in questa danza tra l’essere ed il non essere visibili si definiscono i limiti nei quali si determina l’ordine delle cose (il loro ordine del discorso), sia che a tenere il discorso sia un pittore di una certa epoca con la sua estetica delle cose, sia quando è un filosofo con il suo background semiotico, il tutto con i suoi riflessi rispetto a quanto è poi ogni volta considerato in generale scientificamente plausibile in una certa determinata società.

Il modello, il pittore, lo spettatore: la loro danza. Foucault spettatore/lettore di Las Meninas di Velázquez

Filippo Silvestri
2020-01-01

Abstract

Come si guardano le cose e come se ne parla? Come questi modi di guardare e di parlare della vita cambiano, passando dall’uno all’altro modo, corrispondente? Las Meninas di Velasquez apre, come è noto, lo studio di Michel Foucault in Le parole e le cose, proprio quando Michel Foucault si trova a discutere il problema, muovendo da una dettagliata analisi del quadro che appartiene a quella che sempre Foucault considera un’epoca “classica”. Seguendo una delle lezioni di uno dei suoi maestri storici, Maurice Merleau-Ponty, per Foucault il problema del rapporto tra ciò che si vede e ciò che si dice è sempre deciso a metà strada tra queste due dimensioni ovvero nel quadro più generale di ciò che è visibile e ciò che non è visibile: la relazione tra queste due dimensioni fondamentali è alla base dei differenti modi in cui in epoche diverse si stabiliscono i criteri in base ai quali si definisce ciò che può essere “rappresentato” in senso generale, sia parlando, sia dipingendo. Las Meninas di Velasquez, in ogni caso, è un autentico puzzle semiotico nelle mani di Foucault, se solo si considera che in sé condensa le transizioni che prendono piede tra differenti epoche (rinascimentale, classica e moderna) e anche perché non è mai possibile capire qual è il soggetto principale della stessa rappresentazione (il pittore, i modelli o lo spettatore). Certamente i tre differenti protagonisti della visione del Velasquez letto da Foucault sono tutti a vario titolo nello stesso quadro visibili e invisibili, presenti ed assenti ed in questa danza tra l’essere ed il non essere visibili si definiscono i limiti nei quali si determina l’ordine delle cose (il loro ordine del discorso), sia che a tenere il discorso sia un pittore di una certa epoca con la sua estetica delle cose, sia quando è un filosofo con il suo background semiotico, il tutto con i suoi riflessi rispetto a quanto è poi ogni volta considerato in generale scientificamente plausibile in una certa determinata società.
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Descrizione: Il modello, il pittore, lo spettatore: la loro danza. Foucault lettore/spettatore di Las Meninas di Velàsquez
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