Nel quadro attuale delle recenti riforme nel sistema scolastico, la professionalità dell’insegnante riveste un ruolo centrale, giacché costituisce fondamentale leva strategica per innescare processi di miglioramento degli apprendimenti degli studenti attraverso un’azione di innovazione didattica e metodologica, basata sugli esiti della ricerca. A 112 docenti della scuola secondaria della Campania è stato somministrato un test anonimo sui loro bisogni formativi. Alla domanda su quale aspetto personale/professionale ritenessero più utile un intervento di aggiornamento/formazione, molti hanno manifestato la necessità di potenziare la conoscenza degli strumenti per utilizzare e valutare al meglio le prove INVALSI, nonché gli strumenti metodologici necessari per tradurre l’ingente quantità di dati in un reale strumento per promuovere il miglioramento. Illustreremo lo studio di caso di un Istituto campano in cui sono stati attivati interventi di formazione progettati sulla base dei bisogni formativi dei docenti, con lo scopo di guidare gli utenti al superamento della logica della didattica trasmissiva e della valutazione di sole conoscenze e abilità pervenendo a un sistema di valutazione delle competenze e a un sistema di progettazione coerente delle attività didattiche. Gli interventi di formazione hanno consentito alla maggior parte dei docenti di superare l’iniziale diffidenza verso le prove INVALSI e di attuare in classe un insegnamento efficace. I dati statistici che riporteremo nel capitolo evidenziano un incremento notevole della partecipazione degli studenti alle prove nonché un miglioramento delle competenze, specialmente nelle aree più critiche evidenziate dal RAV d’Istituto.
Prove parallele, prove per una valutazione coesa e coerente
S. Pastore;
2020-01-01
Abstract
Nel quadro attuale delle recenti riforme nel sistema scolastico, la professionalità dell’insegnante riveste un ruolo centrale, giacché costituisce fondamentale leva strategica per innescare processi di miglioramento degli apprendimenti degli studenti attraverso un’azione di innovazione didattica e metodologica, basata sugli esiti della ricerca. A 112 docenti della scuola secondaria della Campania è stato somministrato un test anonimo sui loro bisogni formativi. Alla domanda su quale aspetto personale/professionale ritenessero più utile un intervento di aggiornamento/formazione, molti hanno manifestato la necessità di potenziare la conoscenza degli strumenti per utilizzare e valutare al meglio le prove INVALSI, nonché gli strumenti metodologici necessari per tradurre l’ingente quantità di dati in un reale strumento per promuovere il miglioramento. Illustreremo lo studio di caso di un Istituto campano in cui sono stati attivati interventi di formazione progettati sulla base dei bisogni formativi dei docenti, con lo scopo di guidare gli utenti al superamento della logica della didattica trasmissiva e della valutazione di sole conoscenze e abilità pervenendo a un sistema di valutazione delle competenze e a un sistema di progettazione coerente delle attività didattiche. Gli interventi di formazione hanno consentito alla maggior parte dei docenti di superare l’iniziale diffidenza verso le prove INVALSI e di attuare in classe un insegnamento efficace. I dati statistici che riporteremo nel capitolo evidenziano un incremento notevole della partecipazione degli studenti alle prove nonché un miglioramento delle competenze, specialmente nelle aree più critiche evidenziate dal RAV d’Istituto.File | Dimensione | Formato | |
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