Il 2019 è l’anno nazionale del turismo lento, volto a promuovere quei lembi di terra ancora poco valorizzati, come i borghi, i parchi naturali, le aree interne del paese, favorendo esperienze di viaggio innovative: dai treni storici ad alta panoramicità agli itinerari culturali, ai sentieri naturalistici, alle ciclovie, ai viaggi a cavallo. È l’altro volto dell’Italia “top of mind” delle destinazioni turistiche; l’Italia “minore”, dal potenziale inespresso, del patrimonio naturalistico e paesaggistico; l’Italia sconosciuta alla maggior parte dei turisti nazionali e internazionali. La filosofia dello slow tourism nasce dall’esigenza, ormai diffusa nel turista moderno, di approcciarsi al turismo secondo una nuova visione: il viaggiatore desidera immergersi nel folklore, nella cultura e gastronomia del territorio, nelle bellezze naturali, nelle tradizioni locali. La mobilità dolce sposa il nuovo approccio al turismo e lo completa, valorizzando il viaggio piuttosto che la meta, trasformando il percorso in un’esperienza attraverso le tipicità di un luogo, con una particolare attenzione alla sostenibilità e alla ecologia, esaltando laqualità dell’esperienza turistica. Il modificarsi dell’offerta del territorio, in concomitanza con l’emergere delle molteplici possibilità di scelta, ha influenzato la domanda del turista che è diventata più consapevole, esigente e “sofisticata”.
La mobilità dolce e il ruolo delle Aree Protette in Puglia
BUONGIORNO, ALESSANDRO;INTINI, MARIO
2019-01-01
Abstract
Il 2019 è l’anno nazionale del turismo lento, volto a promuovere quei lembi di terra ancora poco valorizzati, come i borghi, i parchi naturali, le aree interne del paese, favorendo esperienze di viaggio innovative: dai treni storici ad alta panoramicità agli itinerari culturali, ai sentieri naturalistici, alle ciclovie, ai viaggi a cavallo. È l’altro volto dell’Italia “top of mind” delle destinazioni turistiche; l’Italia “minore”, dal potenziale inespresso, del patrimonio naturalistico e paesaggistico; l’Italia sconosciuta alla maggior parte dei turisti nazionali e internazionali. La filosofia dello slow tourism nasce dall’esigenza, ormai diffusa nel turista moderno, di approcciarsi al turismo secondo una nuova visione: il viaggiatore desidera immergersi nel folklore, nella cultura e gastronomia del territorio, nelle bellezze naturali, nelle tradizioni locali. La mobilità dolce sposa il nuovo approccio al turismo e lo completa, valorizzando il viaggio piuttosto che la meta, trasformando il percorso in un’esperienza attraverso le tipicità di un luogo, con una particolare attenzione alla sostenibilità e alla ecologia, esaltando laqualità dell’esperienza turistica. Il modificarsi dell’offerta del territorio, in concomitanza con l’emergere delle molteplici possibilità di scelta, ha influenzato la domanda del turista che è diventata più consapevole, esigente e “sofisticata”.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.