Il trasporto ferroviario è un comparto chiave dell’economia italiana. L’infrastruttura ferroviaria italiana, tra le più estese di Europa, ha subito, nel corso degli anni, un profondo processo di mutazione con l’obiettivo di liberalizzare il settore, introducendo elementi di concorrenza. Primaria importanza, negli ultimi decenni, ha assunto la riorganizzazione dei trasporti ferroviari a livello comunitario, e a cascata, nazionale, con il recepimento dei quattro pacchetti ferroviari e della normativa Recast. La disciplina comunitaria, infatti, a partire dal Duemila, si è posta l’obiettivo della costruzione di un mercato unico europeo e l’apertura al libero mercato negli Stati membri. L’adozione della disciplina a livello italiano ha permesso l’istituzione dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti (ART) trasformando l’assetto regolatorio, che si connota per la centralità dell’Autorità, e l’organizzazione della infrastruttura ferroviaria. Superate le contrapposizioni iniziali al processo di riorganizzazione del settore, si sono poste anche in Italia le basi per gli sviluppi futuri, orientati ad accrescere la competitività del comparto, in linea con l’Europa. Inoltre, l’Autorità si è posta, tra gli obiettivi primari, la definizione dei meccanismi attraverso i quali gli operatori eserciscono il servizio al fine di definire le strutture di costo e di determinare i canoni di accesso da applicare per l’uso delle infrastrutture. Il lavoro che segue analizza lo stato di avanzamento del processo di liberalizzazione nel contesto europeo e italiano, descrivendo il processo normativo che ha aperto alla libera concorrenza. Dopo aver illustrato l’evoluzione storica dell’esercizio del servizio ferroviario in Italia, focalizza l’attenzione sulle principali normative comunitarie e nazionali a partire dagli anni Novanta sino giorni nostri. Successivamente, attraverso la presentazione dell’assetto ferroviario italiano e dell’organizzazione di questo, ossia dei poteri e dei compiti dell’ART, illustra la moderna regolazione ferroviaria nazionale con un focus sui canoni di accesso alle infrastrutture.

Regolazione ferroviaria tra gestione pubblica e liberalizzazione: lo stato dell’arte in Italia e in Europa

INTINI, MARIO;LAROSA, V.
;
TANGARI, L.
2020-01-01

Abstract

Il trasporto ferroviario è un comparto chiave dell’economia italiana. L’infrastruttura ferroviaria italiana, tra le più estese di Europa, ha subito, nel corso degli anni, un profondo processo di mutazione con l’obiettivo di liberalizzare il settore, introducendo elementi di concorrenza. Primaria importanza, negli ultimi decenni, ha assunto la riorganizzazione dei trasporti ferroviari a livello comunitario, e a cascata, nazionale, con il recepimento dei quattro pacchetti ferroviari e della normativa Recast. La disciplina comunitaria, infatti, a partire dal Duemila, si è posta l’obiettivo della costruzione di un mercato unico europeo e l’apertura al libero mercato negli Stati membri. L’adozione della disciplina a livello italiano ha permesso l’istituzione dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti (ART) trasformando l’assetto regolatorio, che si connota per la centralità dell’Autorità, e l’organizzazione della infrastruttura ferroviaria. Superate le contrapposizioni iniziali al processo di riorganizzazione del settore, si sono poste anche in Italia le basi per gli sviluppi futuri, orientati ad accrescere la competitività del comparto, in linea con l’Europa. Inoltre, l’Autorità si è posta, tra gli obiettivi primari, la definizione dei meccanismi attraverso i quali gli operatori eserciscono il servizio al fine di definire le strutture di costo e di determinare i canoni di accesso da applicare per l’uso delle infrastrutture. Il lavoro che segue analizza lo stato di avanzamento del processo di liberalizzazione nel contesto europeo e italiano, descrivendo il processo normativo che ha aperto alla libera concorrenza. Dopo aver illustrato l’evoluzione storica dell’esercizio del servizio ferroviario in Italia, focalizza l’attenzione sulle principali normative comunitarie e nazionali a partire dagli anni Novanta sino giorni nostri. Successivamente, attraverso la presentazione dell’assetto ferroviario italiano e dell’organizzazione di questo, ossia dei poteri e dei compiti dell’ART, illustra la moderna regolazione ferroviaria nazionale con un focus sui canoni di accesso alle infrastrutture.
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