La raccolta sistematica delle fonti letterarie, epigrafiche e archeologiche relative alla coltura dell’olivo e alla produzione dell’olio nella Puglia di età romana consente di ricostruire un articolato ancorché preliminare quadro insediativo nel quale convivono consistenti elaiopoli, la cui manifattura era destinata al commercio su vasto raggio, e strutture medio-piccole, orientate al prevalente autoconsumo. Nell’orizzonte calibrato sull’età tardorepubblicana e aperto al bacino mediterraneo, il confronto con i dati riguardanti sia la manifattura di lucerne fittili a olio sia la diffusione di analoghi tipi lychnologici importati consente di ipotizzare una filiera specializzata anche nella produzione di olio combustibile. L’analisi sinottica delle testimonianze raccolte può così disegnare un profilo economico di integrazione tra produzioni agricole e artigianali e quindi tratteggiare un paesaggio poliedrico, lontano dagli stereotipi storiografici che legano la Puglia all’immagine ciceroniana della inanissima pars Italiae (CIC., Att. 8, 3, 2) e forniscono interessanti prospettive per il prosieguo della ricerca.
The systematic gathering of literary, epigraphic and archaeological sources relating to the cultivation of olives and the production of olive oil in Puglia during the Roman period makes it possible to reconstruct an articulated, albeit preliminary, framework of settlements in which coexist huge oil-factories, whose product was intended for a large scale trade, and small-medium structures, oriented towards the prevalent local consumption. In a horizon focused on the Late Republican period, and opened to the Mediterranean basin, the comparison with the data concerning both the manufacture of clay lamps and the diffusion of similar imported lychnological types allows us to hypothesize a supply chain specialized also in the production of oil as a fuel. The synoptic analysis of the collected data can thus allow to draw an economic profile of integration between agricultural and handicraft production and thus outline a multifaceted landscape, far from the historiographic stereotypes that linked South-Eastern Italy to the Ciceronian image of the «inanissima pars Italiae» (Cic. Att. 8, 3, 2) and provide interesting perspectives for the continuation of such researches.
Ex oleo lux. Oil production and clay oil lamps in South-Eastern Italy in the Late Republican period: themes and contexts
Fioriello, Custode Silvio
2020-01-01
Abstract
La raccolta sistematica delle fonti letterarie, epigrafiche e archeologiche relative alla coltura dell’olivo e alla produzione dell’olio nella Puglia di età romana consente di ricostruire un articolato ancorché preliminare quadro insediativo nel quale convivono consistenti elaiopoli, la cui manifattura era destinata al commercio su vasto raggio, e strutture medio-piccole, orientate al prevalente autoconsumo. Nell’orizzonte calibrato sull’età tardorepubblicana e aperto al bacino mediterraneo, il confronto con i dati riguardanti sia la manifattura di lucerne fittili a olio sia la diffusione di analoghi tipi lychnologici importati consente di ipotizzare una filiera specializzata anche nella produzione di olio combustibile. L’analisi sinottica delle testimonianze raccolte può così disegnare un profilo economico di integrazione tra produzioni agricole e artigianali e quindi tratteggiare un paesaggio poliedrico, lontano dagli stereotipi storiografici che legano la Puglia all’immagine ciceroniana della inanissima pars Italiae (CIC., Att. 8, 3, 2) e forniscono interessanti prospettive per il prosieguo della ricerca.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.