Trattato scientifico. Ragazzi e internet : un tema di riflessione e di dibattito cui è difficile sottrarsi in una società globalizzata e cosmopolita. Di grande interesse appaiono gli indirizzi di ricerca tesi all’analisi degli ambienti digitali on-line a partire dalla pratiche quotidiane che i ragazzi vi mettono in atto per apprendere, comunicare con il gruppo dei pari,costruire la propria identità o esercitare i propri diritti di cittadinanza, “costruire” una mentalità interculturale, sentirsi cittadini del mondo. I new media favoriscono infatti lo sviluppo di un particolare tipo di intelligenza che H. Gardner ha definito “intelligenza relazionale” la quale si configura come matrice del pensiero interculturale. Da queste considerazioni scaturisce un primo interrogativo : attraverso le tecnologie multimediali impariamo a spostarci da una forma di conoscenza all’altra allenando la mente al viaggio? Tutto ciò richiede tipi di ricerca e di indagine complementari: l’approccio quantitativo in grado di misurare su un vasto campione la reale portata dei fenomeni e quello qualitativo capace di rendere meglio conto della dimensione soggettiva dell’esperienza di “essere on-line”. L’identità è sempre più spesso definita attraverso i segnali mutevoli degli stili di vita che i ragazzi fanno propri e delle pratiche di consumo mediale, piuttosto che attraverso tradizionali indicatori quali età, genere, appartenenza etnica e luogo di nascita. Ma parallelamente all’accesso globale alla rete di internet e alla cultura digitale condivisa i nativi digitali sono anche coinvolti in tradizioni, costumi e valori regionali e locali. Ma come realizzano le proprie opportunità e affrontano le sfide della “città mondo”? Abbiamo crcato di fornire delle risposte partendo dai risultati di una ricerca nazionale che ha visto coinvolti 1260 studenti italiani.
Dietro lo schermo. Gli adolescenti e la comunicazione ai tempi di Facebook.
FORNASARI, ALBERTO
2013-01-01
Abstract
Trattato scientifico. Ragazzi e internet : un tema di riflessione e di dibattito cui è difficile sottrarsi in una società globalizzata e cosmopolita. Di grande interesse appaiono gli indirizzi di ricerca tesi all’analisi degli ambienti digitali on-line a partire dalla pratiche quotidiane che i ragazzi vi mettono in atto per apprendere, comunicare con il gruppo dei pari,costruire la propria identità o esercitare i propri diritti di cittadinanza, “costruire” una mentalità interculturale, sentirsi cittadini del mondo. I new media favoriscono infatti lo sviluppo di un particolare tipo di intelligenza che H. Gardner ha definito “intelligenza relazionale” la quale si configura come matrice del pensiero interculturale. Da queste considerazioni scaturisce un primo interrogativo : attraverso le tecnologie multimediali impariamo a spostarci da una forma di conoscenza all’altra allenando la mente al viaggio? Tutto ciò richiede tipi di ricerca e di indagine complementari: l’approccio quantitativo in grado di misurare su un vasto campione la reale portata dei fenomeni e quello qualitativo capace di rendere meglio conto della dimensione soggettiva dell’esperienza di “essere on-line”. L’identità è sempre più spesso definita attraverso i segnali mutevoli degli stili di vita che i ragazzi fanno propri e delle pratiche di consumo mediale, piuttosto che attraverso tradizionali indicatori quali età, genere, appartenenza etnica e luogo di nascita. Ma parallelamente all’accesso globale alla rete di internet e alla cultura digitale condivisa i nativi digitali sono anche coinvolti in tradizioni, costumi e valori regionali e locali. Ma come realizzano le proprie opportunità e affrontano le sfide della “città mondo”? Abbiamo crcato di fornire delle risposte partendo dai risultati di una ricerca nazionale che ha visto coinvolti 1260 studenti italiani.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.