Iniziato nel 1935, il progetto di rivisitazione poetica dell’"Eneide" da parte di Ungaretti investe non solo la plaquette nota col titolo "La Terra Promessa", edita solo nel 1950, ma si protrae addirittura fino al 1960, quando gli "Ultimi cori per la Terra Promessa" vengono conclusi e posti in apertura del "Taccuino del Vecchio"; nonostante il reiterato interesse per la figura di Enea, il poema rimase a uno stato estremamente frammentario. Questo saggio ricostruisce le ragioni di questo ‘fallimento’, ipotizzando che esse risiedano non solo nell’urgenza esistenziale rappresentata dal "Dolore" (1937-1946), ma anche nella disillusione nei confronti del fascismo che negli anni Trenta aveva strumentalizzato ed enfatizzato la politicità dell’opera di Virgilio.

Started in 1935, Ungaretti's project of poetic reinterpretation of "Eneide" not only invests the plaquette known as "La Terra Promessa", published in 1950, but lasts until 1960, when the "Ultimi cori per la Terra Promessa" are concluded and placed at the beginning of "Il Taccuino del Vecchio". Despite the repeated interest in the figure of Aeneas, the poem remained in an extremely fragmentary state. This essay reconstructs the reasons for this 'failure', suggesting that they concern not only the personal suffering, portrayed in "Il Dolore" (1937-1946), but also the disillusionment with fascism, which in the 1930s exploited and emphasized the political aspect of Virgil's work.

L’assenza di Enea: Ungaretti e gli «stati d’animo» di una disillusione

Pegorari Daniele Maria
2020-01-01

Abstract

Iniziato nel 1935, il progetto di rivisitazione poetica dell’"Eneide" da parte di Ungaretti investe non solo la plaquette nota col titolo "La Terra Promessa", edita solo nel 1950, ma si protrae addirittura fino al 1960, quando gli "Ultimi cori per la Terra Promessa" vengono conclusi e posti in apertura del "Taccuino del Vecchio"; nonostante il reiterato interesse per la figura di Enea, il poema rimase a uno stato estremamente frammentario. Questo saggio ricostruisce le ragioni di questo ‘fallimento’, ipotizzando che esse risiedano non solo nell’urgenza esistenziale rappresentata dal "Dolore" (1937-1946), ma anche nella disillusione nei confronti del fascismo che negli anni Trenta aveva strumentalizzato ed enfatizzato la politicità dell’opera di Virgilio.
2020
Started in 1935, Ungaretti's project of poetic reinterpretation of "Eneide" not only invests the plaquette known as "La Terra Promessa", published in 1950, but lasts until 1960, when the "Ultimi cori per la Terra Promessa" are concluded and placed at the beginning of "Il Taccuino del Vecchio". Despite the repeated interest in the figure of Aeneas, the poem remained in an extremely fragmentary state. This essay reconstructs the reasons for this 'failure', suggesting that they concern not only the personal suffering, portrayed in "Il Dolore" (1937-1946), but also the disillusionment with fascism, which in the 1930s exploited and emphasized the political aspect of Virgil's work.
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