Il saggio riflette su modalità e funzioni della “compresenza dei tempi”, caratteristica peculiare della scrittura di Carlo Levi, in particolare nel Cristo si è fermato a Eboli. Qui, dal legame contrastivo fra il tempo estraneo e ostile della storia e il tempo arcano e “sacro” del mito, colmo di una verità poetica che in sé custodisce e alimenta un nuovo umanesimo antropologico, la parola “ondosa” della prosa leviana, sospesa e contesa tra presente e passato, attinge la spinta utopica del suo lirismo meditativo e visionario. Parole chiave: scrittura, tempo, poesia, utopia.

Scrittura come utopia. In margine al "Cristo" di Levi

BONIFACINO, Giuseppe
2013-01-01

Abstract

Il saggio riflette su modalità e funzioni della “compresenza dei tempi”, caratteristica peculiare della scrittura di Carlo Levi, in particolare nel Cristo si è fermato a Eboli. Qui, dal legame contrastivo fra il tempo estraneo e ostile della storia e il tempo arcano e “sacro” del mito, colmo di una verità poetica che in sé custodisce e alimenta un nuovo umanesimo antropologico, la parola “ondosa” della prosa leviana, sospesa e contesa tra presente e passato, attinge la spinta utopica del suo lirismo meditativo e visionario. Parole chiave: scrittura, tempo, poesia, utopia.
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