Il contributo si occupa dell’attuazione del principio di solidarietà in materia di asilo nell’Unione europea (UE), con particolare riferimento alla ripartizione degli oneri derivanti dal sistema europeo comune di asilo (CEAS). Partendo da una breve analisi del concetto (e del principio) di solidarietà nell’UE, il lavoro considera l’art. 80 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE), che concerne il principio di solidarietà e di equa ripartizione delle responsabilità tra gli Stati membri nelle questioni relative ai controlli alle frontiere, all’immigrazione e all’asilo. Sotto questo profilo, vengono in primo luogo esaminate le iniziative di solidarietà “interna” (alla luce soprattutto del Programma di Stoccolma del 2009 e della Comunicazione della Commissione sulla solidarietà rafforzata del 2011): tra queste, si ricordano le prime iniziative di ricollocazione dei richiedenti asilo (in deroga al sistema Dublino) nonché il meccanismo di allerta rapido, di preparazione e di gestione delle crisi del regolamento Dublino III. In secondo luogo, si esaminano le misure di solidarietà “esterna”, tra cui i programmi di protezione regionale; le attività di sviluppo delle capacità nazionali dei Paesi terzi; il c.d. reinsediamento; il rafforzamento del sostegno all’UNHCR; e le procedure di ingresso protetto.
Solidarietà e ripartizione degli oneri in materia di asilo nell’Unione europea
MORGESE, GIUSEPPE
2014-01-01
Abstract
Il contributo si occupa dell’attuazione del principio di solidarietà in materia di asilo nell’Unione europea (UE), con particolare riferimento alla ripartizione degli oneri derivanti dal sistema europeo comune di asilo (CEAS). Partendo da una breve analisi del concetto (e del principio) di solidarietà nell’UE, il lavoro considera l’art. 80 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE), che concerne il principio di solidarietà e di equa ripartizione delle responsabilità tra gli Stati membri nelle questioni relative ai controlli alle frontiere, all’immigrazione e all’asilo. Sotto questo profilo, vengono in primo luogo esaminate le iniziative di solidarietà “interna” (alla luce soprattutto del Programma di Stoccolma del 2009 e della Comunicazione della Commissione sulla solidarietà rafforzata del 2011): tra queste, si ricordano le prime iniziative di ricollocazione dei richiedenti asilo (in deroga al sistema Dublino) nonché il meccanismo di allerta rapido, di preparazione e di gestione delle crisi del regolamento Dublino III. In secondo luogo, si esaminano le misure di solidarietà “esterna”, tra cui i programmi di protezione regionale; le attività di sviluppo delle capacità nazionali dei Paesi terzi; il c.d. reinsediamento; il rafforzamento del sostegno all’UNHCR; e le procedure di ingresso protetto.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.