La costruzione della parità di genere e i diritti delle donne nel mondo e, in particolare, per quanto concerne il panel sulla riforma politica per la parità dei diritti alle risorse economiche, naturali e di proprietà, passa attraverso una comune coscienza etica tesa ad esaltare l’importanza del ruolo che la donna esercita nell’ambito della società attuale, ad ogni livello e fascia sociale. In particolare ritengo che nella società attuale approfondire la problematica di una riforma politica sui diritti alle risorse economiche e naturali che coinvolga la tutela della diversità biologica e dell’ambiente sia di estrema importanza, soprattutto laddove considerato ai diritti delle ragazze e delle donne nel mondo. L’individuazione di un’etica ambientale condivisa impone inevitabilmente una riflessione che coinvolge l’essere umano in tutta la sua complessità; la sua sfera spirituale, le sue convinzioni religiose o filosofiche possono contribuire, infatti, a consolidare una coscienza ecologica per il bene comune in un tempo, qual è il nostro, caratterizzato da gravi disastri ambientali. Significativo potrebbe essere, a mio avviso, il contributo offerto dalla donna anche attraverso il credo religioso professato per l’individuazione di una comune etica ambientale finalizzata alla tutela (laica) della diversità biologica e dell’ambiente anche attraverso la condivisione di differenti insegnamenti religiosi in tema di salvaguardia dell’ambiente. Il magistero della Chiesa cattolica, che è femminile, sposa e madre, ha sempre posto la sua attenzione sul grave problema della deforestazione dell’Amazzonia che, se da un lato può incrementare l’economia di molti Stati, dall’altro procura inevitabilmente un danno ambientale, tanto che Papa Francesco, ha convocato l'Assemblea Speciale del Sinodo dei Vescovi per la Regione Panamazzonica per il prossimo ottobre 2019 che avrà come tema «Amazzonia: nuovi cammini per la Chiesa e per una ecologia integrale». Tale preoccupazione è a mio parere indissolubilmente legata all’imprescindibile ruolo della donna come indispensabile per il nostro avvenire, per l’avvenire della società. Questa visione è identica alla visione di alcune credenze religiose le quali, nell’ambito di una visione spirituale panteista, considerano gli esseri umani come parte di un ecosistema spirituale, nel quale sono presenti forze e intelligenze con le quali è importante stabilire un contatto consapevole, proprio come con le forme di vita presenti nell'ecosistema ambientale nel quale siamo immersi. La nostra evoluzione umana è legata indissolubilmente all'alleanza e alla riunificazione con le forze, fisiche e sottili, che abitano questo e altri mondi che alcuni chiamano i "Mondi Madre". Partendo da questa suggestione, vorrei pertanto sottolineare ed approfondire il concetto di “Madre” teso ad esaltare la donna nella sue peculiarità, che la stessa natura le ha donato (senso di maternità, istinto particolare), le quali possono costituire un valido strumento affinchè possa contribuire a consolidare una coscienza etico-giuridica per il bene comune. Un’etica forte e condivisa può costituire una base solida per una riforma politica per la parità dei diritti delle donne alle risorse economiche, naturali per la realizzazione del bene comune.

Il ruolo della donna nella tutela dell’ambiente

Tavani Angela Patrizia
2020-01-01

Abstract

La costruzione della parità di genere e i diritti delle donne nel mondo e, in particolare, per quanto concerne il panel sulla riforma politica per la parità dei diritti alle risorse economiche, naturali e di proprietà, passa attraverso una comune coscienza etica tesa ad esaltare l’importanza del ruolo che la donna esercita nell’ambito della società attuale, ad ogni livello e fascia sociale. In particolare ritengo che nella società attuale approfondire la problematica di una riforma politica sui diritti alle risorse economiche e naturali che coinvolga la tutela della diversità biologica e dell’ambiente sia di estrema importanza, soprattutto laddove considerato ai diritti delle ragazze e delle donne nel mondo. L’individuazione di un’etica ambientale condivisa impone inevitabilmente una riflessione che coinvolge l’essere umano in tutta la sua complessità; la sua sfera spirituale, le sue convinzioni religiose o filosofiche possono contribuire, infatti, a consolidare una coscienza ecologica per il bene comune in un tempo, qual è il nostro, caratterizzato da gravi disastri ambientali. Significativo potrebbe essere, a mio avviso, il contributo offerto dalla donna anche attraverso il credo religioso professato per l’individuazione di una comune etica ambientale finalizzata alla tutela (laica) della diversità biologica e dell’ambiente anche attraverso la condivisione di differenti insegnamenti religiosi in tema di salvaguardia dell’ambiente. Il magistero della Chiesa cattolica, che è femminile, sposa e madre, ha sempre posto la sua attenzione sul grave problema della deforestazione dell’Amazzonia che, se da un lato può incrementare l’economia di molti Stati, dall’altro procura inevitabilmente un danno ambientale, tanto che Papa Francesco, ha convocato l'Assemblea Speciale del Sinodo dei Vescovi per la Regione Panamazzonica per il prossimo ottobre 2019 che avrà come tema «Amazzonia: nuovi cammini per la Chiesa e per una ecologia integrale». Tale preoccupazione è a mio parere indissolubilmente legata all’imprescindibile ruolo della donna come indispensabile per il nostro avvenire, per l’avvenire della società. Questa visione è identica alla visione di alcune credenze religiose le quali, nell’ambito di una visione spirituale panteista, considerano gli esseri umani come parte di un ecosistema spirituale, nel quale sono presenti forze e intelligenze con le quali è importante stabilire un contatto consapevole, proprio come con le forme di vita presenti nell'ecosistema ambientale nel quale siamo immersi. La nostra evoluzione umana è legata indissolubilmente all'alleanza e alla riunificazione con le forze, fisiche e sottili, che abitano questo e altri mondi che alcuni chiamano i "Mondi Madre". Partendo da questa suggestione, vorrei pertanto sottolineare ed approfondire il concetto di “Madre” teso ad esaltare la donna nella sue peculiarità, che la stessa natura le ha donato (senso di maternità, istinto particolare), le quali possono costituire un valido strumento affinchè possa contribuire a consolidare una coscienza etico-giuridica per il bene comune. Un’etica forte e condivisa può costituire una base solida per una riforma politica per la parità dei diritti delle donne alle risorse economiche, naturali per la realizzazione del bene comune.
2020
978-88-7553-306-9
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11586/325487
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