Nonostante la Costituzione cinese garantisca formalmente la libertà di religione, intesa come libertà di credere e praticare un culto religioso, tuttavia rientra nei poteri governativi la valutazione se autorizzare o meno la pratica religiosa. Questo studio si sofferma in particolare sul caso dei cristiano-cattolici, anche con riguardo alle recentissime vicende che hanno visto protagonista la Chiesa cattolica in Cina. È bene osservare, infatti, che, nel panorama non facile e delicato dello studio delle discriminazioni religiose nell' ex Celeste Impero, non si può sottovalutare il fondamentale contesto ideologico e politico del Partito Comunista Cinese (PCC), gli obiettivi che esso si prefigge, anche attraverso una formale regolamentazione della libertà religiosa.
La discriminazione religiosa in Cina. Il caso dei cristiano-cattolici
TAVANI ANGELA PATRIZIA
2020-01-01
Abstract
Nonostante la Costituzione cinese garantisca formalmente la libertà di religione, intesa come libertà di credere e praticare un culto religioso, tuttavia rientra nei poteri governativi la valutazione se autorizzare o meno la pratica religiosa. Questo studio si sofferma in particolare sul caso dei cristiano-cattolici, anche con riguardo alle recentissime vicende che hanno visto protagonista la Chiesa cattolica in Cina. È bene osservare, infatti, che, nel panorama non facile e delicato dello studio delle discriminazioni religiose nell' ex Celeste Impero, non si può sottovalutare il fondamentale contesto ideologico e politico del Partito Comunista Cinese (PCC), gli obiettivi che esso si prefigge, anche attraverso una formale regolamentazione della libertà religiosa.File | Dimensione | Formato | |
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