Il lavoro intende dimostrare come, all’interno di un rapporto “fiduciario” tra libero professionista e paziente/cliente, la questione delicata del consenso informato vada rivista, ridisegnata per non rimanere soltanto “forma” che tende a ingabbiare un consenso molte volte inconsapevole, ma al contrario uno strumento di tutela reale per il paziente/cliente. Tutto il discorso sul formalismo, dunque, viene a perdere importanza se ci si concentra sul reale problema che coinvolge i soggetti in questione e cioè l’esistenza o meno del danno subito in concreto dal beneficiario della prestazione.
La responsabilità del libero professionista: oltre il formalismo
QUADRATO, Maria Elena
2012-01-01
Abstract
Il lavoro intende dimostrare come, all’interno di un rapporto “fiduciario” tra libero professionista e paziente/cliente, la questione delicata del consenso informato vada rivista, ridisegnata per non rimanere soltanto “forma” che tende a ingabbiare un consenso molte volte inconsapevole, ma al contrario uno strumento di tutela reale per il paziente/cliente. Tutto il discorso sul formalismo, dunque, viene a perdere importanza se ci si concentra sul reale problema che coinvolge i soggetti in questione e cioè l’esistenza o meno del danno subito in concreto dal beneficiario della prestazione.File in questo prodotto:
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