Isabella Vaj è colei che ha prestato la sua voce a quella di Khaled Hosseini facendola echeggiare tra centinaia di migliaia di lettori italiani. Già insegnante di lingua inglese e autrice di testi scolastici d’inglese, Isabella Vaj si è laureata in archeologia, collaborando poi con l’Istituto di Archeologia dell’Università Cattolica di Milano e alla rivista Quaderni del Centro Studi Lunensi. Ha conseguito il diploma in lingua araba e cultura islamica presso l’Istituto Italiano per l’Africa e l’Oriente (ex ISMEO) di Milano, diventando un’appassionata cultrice della cultura islamica. Isabella Vaj è traduttrice dei romanzi di Khaled Hosseini, Il cacciatore di aquiloni e Mille splendidi soli, per il quale nel 2007 ha vinto il Premio Procida – Elsa Morante. È inoltre autrice di Desiderata (Cividale del Friuli, 2006), una riscrittura in chiave onirica della storia della figlia di Desiderio, re dei Longobardi, andata in sposa al re franco Carlo. Nel 2009 Isabella Vaj pubblica Il cacciatore di storie, un viaggio nel mondo dell’autore de Il cacciatore di aquiloni. Nell’Introduzione, Khaled Hosseini osserva: Spero che i lettori di questo libro, che invita a osservare più da vicino gli usi, i costumi, la poesia e l’arte dell’Afghanistan, possano apprezzare quanto di grande, di nobile, di antico vi è nella cultura afghana e provino il desiderio di scoprire l’anima di un popolo che non ha smesso di soffrire, ma non ha smesso di sperare. In quest’opera si scoprono, infatti, le tracce della storia, arte, poesia e cultura afghana lasciate dall’autore nei suoi romanzi; si leggono le storie che si celano all’ombra delle allusioni dello scrittore; si scoprono i significati simbolici del verbo run (senso di colpa, gioia, redenzione) e il valore di questo verbo come parola chiave nel romanzo a partire dal titolo fino all’ultima frase “I ran”; si apprende inoltre il significato del termine tecnico “kite runner”; si comprende il motivo della traduzione del titolo “kite runner” come “cacciatore di aquiloni” e si rivela il concetto di traduzione che sottende le rese di Isabella Vaj.

Traduzione culturale e competenza simbolica: Il cacciatore di aquiloni e Il cacciatore di storie

LAVIOSA, Sara
2012-01-01

Abstract

Isabella Vaj è colei che ha prestato la sua voce a quella di Khaled Hosseini facendola echeggiare tra centinaia di migliaia di lettori italiani. Già insegnante di lingua inglese e autrice di testi scolastici d’inglese, Isabella Vaj si è laureata in archeologia, collaborando poi con l’Istituto di Archeologia dell’Università Cattolica di Milano e alla rivista Quaderni del Centro Studi Lunensi. Ha conseguito il diploma in lingua araba e cultura islamica presso l’Istituto Italiano per l’Africa e l’Oriente (ex ISMEO) di Milano, diventando un’appassionata cultrice della cultura islamica. Isabella Vaj è traduttrice dei romanzi di Khaled Hosseini, Il cacciatore di aquiloni e Mille splendidi soli, per il quale nel 2007 ha vinto il Premio Procida – Elsa Morante. È inoltre autrice di Desiderata (Cividale del Friuli, 2006), una riscrittura in chiave onirica della storia della figlia di Desiderio, re dei Longobardi, andata in sposa al re franco Carlo. Nel 2009 Isabella Vaj pubblica Il cacciatore di storie, un viaggio nel mondo dell’autore de Il cacciatore di aquiloni. Nell’Introduzione, Khaled Hosseini osserva: Spero che i lettori di questo libro, che invita a osservare più da vicino gli usi, i costumi, la poesia e l’arte dell’Afghanistan, possano apprezzare quanto di grande, di nobile, di antico vi è nella cultura afghana e provino il desiderio di scoprire l’anima di un popolo che non ha smesso di soffrire, ma non ha smesso di sperare. In quest’opera si scoprono, infatti, le tracce della storia, arte, poesia e cultura afghana lasciate dall’autore nei suoi romanzi; si leggono le storie che si celano all’ombra delle allusioni dello scrittore; si scoprono i significati simbolici del verbo run (senso di colpa, gioia, redenzione) e il valore di questo verbo come parola chiave nel romanzo a partire dal titolo fino all’ultima frase “I ran”; si apprende inoltre il significato del termine tecnico “kite runner”; si comprende il motivo della traduzione del titolo “kite runner” come “cacciatore di aquiloni” e si rivela il concetto di traduzione che sottende le rese di Isabella Vaj.
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