L’indagine mira ad indagare come il culto di Santa Rosa, prima santa iberoamericana, abbia trovato diffusione anche in Italia meridionale nelle sue varianti iconografiche. I disegni e i quadri prodotti per la cerimonia della beatificazione, già dal 1668, dal pittori Lazzaro Baldi e l’immagine a carattere devozionale del pittore Carlo Dolci, nonché il noto gruppo marmoreo di Melchiorre Cafà, costituiscono i primi modelli iconografici più noti della Santa.Dopo la canonizzazione, nel 1671, il culto di Santa Rosa diviene molto popolare anche in Italia trovando ampia diffusione tra i domenicani: Rosa, terziaria domenicana, diventa una protagonista nel gruppo dei Santi che accompagnano la consueta iconografia della Madonna del Rosario. In Italia meridionale la produzione di dipinti della santa domenicana da parte dei grandi pittori protagonisti della scena settecentesca napoletana (Luca Giordano, Mattia Preti, Francesco Solimena) raffigurante la santa domenicana testimonia il favore che il culto incontrò nell’ambito della nuova committenza ecclesiastica e nobiliare.
Il culto di Santa Rosa da Lima nei dipinti tra Sei Settecento in Italia meridionale
Di Liddo Isabella
2020-01-01
Abstract
L’indagine mira ad indagare come il culto di Santa Rosa, prima santa iberoamericana, abbia trovato diffusione anche in Italia meridionale nelle sue varianti iconografiche. I disegni e i quadri prodotti per la cerimonia della beatificazione, già dal 1668, dal pittori Lazzaro Baldi e l’immagine a carattere devozionale del pittore Carlo Dolci, nonché il noto gruppo marmoreo di Melchiorre Cafà, costituiscono i primi modelli iconografici più noti della Santa.Dopo la canonizzazione, nel 1671, il culto di Santa Rosa diviene molto popolare anche in Italia trovando ampia diffusione tra i domenicani: Rosa, terziaria domenicana, diventa una protagonista nel gruppo dei Santi che accompagnano la consueta iconografia della Madonna del Rosario. In Italia meridionale la produzione di dipinti della santa domenicana da parte dei grandi pittori protagonisti della scena settecentesca napoletana (Luca Giordano, Mattia Preti, Francesco Solimena) raffigurante la santa domenicana testimonia il favore che il culto incontrò nell’ambito della nuova committenza ecclesiastica e nobiliare.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.