L’articolo si propone di controllare empiricamente l’esistenza di un differenziale salariale tra gli individui in possesso di un titolo di studio terziario occupati a tempo determinato e a tempo indeterminato, controllando per un vasto insieme di caratteristiche individuali e del posto di lavoro. I dati utilizzati provengono dall’indagine campionaria sull’inserimento professionale dei laureati condotta dall’Istat nel 2015 in riferimento ai laureati del 2011. In particolare, dopo aver considerato i problemi di autoselezione legati al tipo di dati utilizzati, si applica la decomposizione Oaxaca-Blinder (1973) al fine di stimare l’esistenza di un differenziale salariale attribuibile esclusivamente al tipo di contratto di lavoro. L’analisi mette in luce che i lavoratori laureati con un contratto a tempo determinato guadagnano il 19% in meno dei laureati occupati con un contratto a tempo indeterminato. Oltre il 50% del differenziale salariale stimato è attribuibile esclusivamente al contratto di lavoro a tempo determinato.
Differenziali salariali fra occupati laureati con contratto a tempo determinato e indeterminato. Una misura dell’effetto contratto
Cirillo Valeria;Ferri Valentina
2018-01-01
Abstract
L’articolo si propone di controllare empiricamente l’esistenza di un differenziale salariale tra gli individui in possesso di un titolo di studio terziario occupati a tempo determinato e a tempo indeterminato, controllando per un vasto insieme di caratteristiche individuali e del posto di lavoro. I dati utilizzati provengono dall’indagine campionaria sull’inserimento professionale dei laureati condotta dall’Istat nel 2015 in riferimento ai laureati del 2011. In particolare, dopo aver considerato i problemi di autoselezione legati al tipo di dati utilizzati, si applica la decomposizione Oaxaca-Blinder (1973) al fine di stimare l’esistenza di un differenziale salariale attribuibile esclusivamente al tipo di contratto di lavoro. L’analisi mette in luce che i lavoratori laureati con un contratto a tempo determinato guadagnano il 19% in meno dei laureati occupati con un contratto a tempo indeterminato. Oltre il 50% del differenziale salariale stimato è attribuibile esclusivamente al contratto di lavoro a tempo determinato.File | Dimensione | Formato | |
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