In un quadro socio-educativo nebuloso e frammentato, testimoniato anche dai recenti dati dell’Unione Europea circa il vecchio Continente, risultati dal report di Lisbona 2000, la pedagogia è chiamata a rispondere, concretamente, a una nuova sfida che muove i suoi passi dal recupero di una epistemologia oggi agonizzante. Un contesto, questo, che richiede una proposta di un nuovo modello di welfare familiare e di un più forte welfare di comunità, utili a ridefinire la centralità della persona quale elemento imprescindibile; il filo rosso educativo, tanto nel presente quanto nel futuro, richiama alla necessità di punti saldi dai quali far ripartire un dibattito educativo a più ampio raggio. Il presente contributo intende indagare quali scenari possano presentarsi nell’immediato futuro e quali risposte è in grado di fornire la pedagogia alla crisi dei contesti educativi, riformulando le dinamiche che attengono al rapporto interdisciplinare che intercorre tra la pedagogia e la politica. Ripensare il significato stesso di Stato sociale, attingendo ai contributi della pedagogia sociale, per offrire possibili vie di cambiamento, sviluppo, progresso, lungo il cammino del permanente perfezionamento personale e sociale. Le convergenze tra le due discipline potranno risultare utili per riformulare nuove prospettive per il cittadino del futuro, costruendo una dimensione di benessere basata sul soddisfacimento dei bisogni fondato sul principio di responsabilità.

Crisi dei contesti educativi: il ritorno della centralità della persona. Nuove prospettive nel rapporto tra pedagogia e politica

Vito Balzano
2019-01-01

Abstract

In un quadro socio-educativo nebuloso e frammentato, testimoniato anche dai recenti dati dell’Unione Europea circa il vecchio Continente, risultati dal report di Lisbona 2000, la pedagogia è chiamata a rispondere, concretamente, a una nuova sfida che muove i suoi passi dal recupero di una epistemologia oggi agonizzante. Un contesto, questo, che richiede una proposta di un nuovo modello di welfare familiare e di un più forte welfare di comunità, utili a ridefinire la centralità della persona quale elemento imprescindibile; il filo rosso educativo, tanto nel presente quanto nel futuro, richiama alla necessità di punti saldi dai quali far ripartire un dibattito educativo a più ampio raggio. Il presente contributo intende indagare quali scenari possano presentarsi nell’immediato futuro e quali risposte è in grado di fornire la pedagogia alla crisi dei contesti educativi, riformulando le dinamiche che attengono al rapporto interdisciplinare che intercorre tra la pedagogia e la politica. Ripensare il significato stesso di Stato sociale, attingendo ai contributi della pedagogia sociale, per offrire possibili vie di cambiamento, sviluppo, progresso, lungo il cammino del permanente perfezionamento personale e sociale. Le convergenze tra le due discipline potranno risultare utili per riformulare nuove prospettive per il cittadino del futuro, costruendo una dimensione di benessere basata sul soddisfacimento dei bisogni fondato sul principio di responsabilità.
2019
978-88-98560-47-9
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