Può oggi il volontariato essere considerato una pratica di dono attraverso una rilettura pedagogica mirata a una nuova idea di relazione d’aiuto? È questo il tema che sottende il presente contributo il quale, sulla scorta delle categorie proprie della pedagogia sociale, intende indagare possibili forme pratiche del donarsi, muovendo dalla teoria del conflitto fino a giungere alla categoria della solidarietà, focalizzandosi maggiormente sulla necessità di un nuovo e stimolante progetto di vita per le giovani generazioni che nella contemporaneità chiedono un luogo ermeneutico aperto, dinamico e modificabile. Educare all’incontro, quindi, in quella prospettiva che ci permette di riconoscere nell’altro le differenze che connotano l’aspetto di uguaglianza di ogni persona nel rapporto con sé stesso e con l’altro. Il luogo, quindi, quale elemento imprescindibile di coesione e di analisi relazionale, affettiva, sociale e culturale, e non più esclusivamente spazio fisico, capace, quindi, di rendere le persone partecipi di quella socialità diffusa che alimenta l’etica della responsabilità.

Can volunteering today be considered a gift practice through a pedagogical re-reading aimed at a new idea of a help relationship? This is the theme behind this contribution, which, on the basis of the categories of social pedagogy, intends to investigate possible practical forms of giving oneself, moving from the theory of conflict to the category of solidarity, focusing more on the need for a new and stimulating project of life for the younger generations who in the contemporary world ask for an open, dynamic and modifiable hermeneutic place. Educating at the meeting, therefore, in that perspective that allows us to recognize in the other the differences that connote the aspect of equality of each person in the relationship with himself with each other. The place, therefore, as an essential element of cohesion and relational, affective, social and cultural analysis, and no longer exclusively physical space, capable, therefore, of making people participate in that widespread sociality that feeds the ethics of Responsibility.

Il volontariato come pratica di dono e relazione d’aiuto nella costruzione del progetto di vita

Vito Balzano
2019-01-01

Abstract

Può oggi il volontariato essere considerato una pratica di dono attraverso una rilettura pedagogica mirata a una nuova idea di relazione d’aiuto? È questo il tema che sottende il presente contributo il quale, sulla scorta delle categorie proprie della pedagogia sociale, intende indagare possibili forme pratiche del donarsi, muovendo dalla teoria del conflitto fino a giungere alla categoria della solidarietà, focalizzandosi maggiormente sulla necessità di un nuovo e stimolante progetto di vita per le giovani generazioni che nella contemporaneità chiedono un luogo ermeneutico aperto, dinamico e modificabile. Educare all’incontro, quindi, in quella prospettiva che ci permette di riconoscere nell’altro le differenze che connotano l’aspetto di uguaglianza di ogni persona nel rapporto con sé stesso e con l’altro. Il luogo, quindi, quale elemento imprescindibile di coesione e di analisi relazionale, affettiva, sociale e culturale, e non più esclusivamente spazio fisico, capace, quindi, di rendere le persone partecipi di quella socialità diffusa che alimenta l’etica della responsabilità.
2019
Can volunteering today be considered a gift practice through a pedagogical re-reading aimed at a new idea of a help relationship? This is the theme behind this contribution, which, on the basis of the categories of social pedagogy, intends to investigate possible practical forms of giving oneself, moving from the theory of conflict to the category of solidarity, focusing more on the need for a new and stimulating project of life for the younger generations who in the contemporary world ask for an open, dynamic and modifiable hermeneutic place. Educating at the meeting, therefore, in that perspective that allows us to recognize in the other the differences that connote the aspect of equality of each person in the relationship with himself with each other. The place, therefore, as an essential element of cohesion and relational, affective, social and cultural analysis, and no longer exclusively physical space, capable, therefore, of making people participate in that widespread sociality that feeds the ethics of Responsibility.
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