Questo film di Antonioni ha introiettato l'effervescenza culturale del decennio Sessanta per restituirla attraverso atmosfere perturbanti e una impressione costante di instabilità. Ancora oggi, guardandolo a distanza di anni dalla sua realizzazione, si mostra come un’opera enigmatica, caratterizzata da una assoluta mancanza di certezze e dalla ricerca di un punto di vista cui saldamente ancorare lo sguardo. Questa assenza di equilibrio è, oltre che strategia espressiva, l’oggetto stesso del film.

L’abisso narcisistico della visione: Blow-Up di Michelangelo Antonioni

Angela Bianca Saponari
2020-01-01

Abstract

Questo film di Antonioni ha introiettato l'effervescenza culturale del decennio Sessanta per restituirla attraverso atmosfere perturbanti e una impressione costante di instabilità. Ancora oggi, guardandolo a distanza di anni dalla sua realizzazione, si mostra come un’opera enigmatica, caratterizzata da una assoluta mancanza di certezze e dalla ricerca di un punto di vista cui saldamente ancorare lo sguardo. Questa assenza di equilibrio è, oltre che strategia espressiva, l’oggetto stesso del film.
2020
978-88-7470-738-6
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