Nato nell’alveo della diaspora africano-americana degli anni Novanta, l’Afrofuturismo parte da alcuni assunti fondamentali che si possono sintetizzare nell’omologia tra schiavo, alieno e robot e nell’esclusione dei neri dall’ordine del discorso sul futuro e sullo sviluppo tecnologico, tanto che il termine stesso a primo impatto suonerebbe come un ossimoro. È infatti nell’ossimorologia che tale nozione riluce della sua più pregnante significanza. L'articolo indaga la genealogia di un movimento, quello afrofuturista, complesso e stratificato.
Genealogie dell’Afrofuturismo: la black sci-fi per finirla con l’Umanesimo
claudia attimonelli petraglione
2019-01-01
Abstract
Nato nell’alveo della diaspora africano-americana degli anni Novanta, l’Afrofuturismo parte da alcuni assunti fondamentali che si possono sintetizzare nell’omologia tra schiavo, alieno e robot e nell’esclusione dei neri dall’ordine del discorso sul futuro e sullo sviluppo tecnologico, tanto che il termine stesso a primo impatto suonerebbe come un ossimoro. È infatti nell’ossimorologia che tale nozione riluce della sua più pregnante significanza. L'articolo indaga la genealogia di un movimento, quello afrofuturista, complesso e stratificato.File in questo prodotto:
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