Il saggio muove dall’esame della particolare natura dei segni distintivi di qualità, ponendone in luce l’ontologica diversità rispetto ai segni dotati di capacità distintiva in senso tradizionale. Svolge quindi una ricognizione della tipologia degli enti che ne sono «titolari», traendone motivazione per prospettare un accostamento tra le peculiarità dei regimi di «proprietà intellettuale» dei singoli segni di qualità ed il regime proprietario dei beni comuni cui, per taluni versi, essi appaiono mutatis mutandis assimilabili.
Sulla titolarità dei segni di qualità: res communes omnium?
carraro
2018-01-01
Abstract
Il saggio muove dall’esame della particolare natura dei segni distintivi di qualità, ponendone in luce l’ontologica diversità rispetto ai segni dotati di capacità distintiva in senso tradizionale. Svolge quindi una ricognizione della tipologia degli enti che ne sono «titolari», traendone motivazione per prospettare un accostamento tra le peculiarità dei regimi di «proprietà intellettuale» dei singoli segni di qualità ed il regime proprietario dei beni comuni cui, per taluni versi, essi appaiono mutatis mutandis assimilabili.File in questo prodotto:
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