La questione sollevata davanti alla Corte di giustizia da una recente ordinanza della Corte di cassazione concernente un preteso “diritto all’oblio” in capo all’amministratore di società fallita, cui dovrebbe corrispondere una potenziale «deroga alla durata temporale illimitata e ai destinatari indeterminati dei dati pubblicati sul registro delle imprese», induce ad affrontare il tema dell’incidenza dei diritti fondamentali, ed in particolare dell’art. 8 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo sul diritto privato, in generale, e più in particolare nella sfera del diritto degli affari, sul sistema di pubblicità commerciale.

Pubblicità commerciale e diritto all'oblio

carraro
2016-01-01

Abstract

La questione sollevata davanti alla Corte di giustizia da una recente ordinanza della Corte di cassazione concernente un preteso “diritto all’oblio” in capo all’amministratore di società fallita, cui dovrebbe corrispondere una potenziale «deroga alla durata temporale illimitata e ai destinatari indeterminati dei dati pubblicati sul registro delle imprese», induce ad affrontare il tema dell’incidenza dei diritti fondamentali, ed in particolare dell’art. 8 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo sul diritto privato, in generale, e più in particolare nella sfera del diritto degli affari, sul sistema di pubblicità commerciale.
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