Le “Funzioni esecutive” rappresentano un ampio e complesso gruppo di processi cognitivi superiori che consentono di pianificare ed attuare strategie utili al raggiungimento di un obiettivo; permettono inoltre di modulare i comportamenti per adeguarsi alle variazioni del contesto ambientale. Bambini con una sordità profonda in epoca preverbale sperimentano un periodo di deprivazione uditiva con conseguenze a breve termine (come l’ipotrofia di alcune aree corticali) ed a lungo termine, come un ritardo nello sviluppo del linguaggio (sia nella comprensione, che nell’espressione). Abbiamo confrontato lo sviluppo delle funzioni esecutive in bambini con sordità preverbale ed impianto cocleare (IC) con bambini con sviluppo tipico dell’udito e del linguaggio costituendo due campioni: il primo, composto di 17 bambini (7 femmine, 10 maschi) di età compresa tra i 5 ed i 12 anni con sordità neurosensoriale ed IC; il secondo composto di 15 bambini (5 bambine, 9 bambini) normoudenti, pari età e con assenza di alterazioni dello sviluppo e del linguaggio.I risultati ottenuti mostrano differenze significative tra i punteggi dei due gruppi di pazienti.Inoltre l’analisi statistica ha dimostrato che all’aumentare della durata dell’utilizzo dell’IC miglioravano tutte le FE ad eccezione della capacità di inibizione. Le abilità percettive studiate non correlavano con le FE.
LE FUNZIONI ESECUTIVE E LA SORDITA' : INTERZIONE TRA AUDIOLOGO, LOGOPEDISTA E NEUROPSICHIATRA
Nicola Adolfo Quaranta;Francesco Pompamea;Emilia Matera;Francesca Giagnotti;Andrea De Giacomo
2020-01-01
Abstract
Le “Funzioni esecutive” rappresentano un ampio e complesso gruppo di processi cognitivi superiori che consentono di pianificare ed attuare strategie utili al raggiungimento di un obiettivo; permettono inoltre di modulare i comportamenti per adeguarsi alle variazioni del contesto ambientale. Bambini con una sordità profonda in epoca preverbale sperimentano un periodo di deprivazione uditiva con conseguenze a breve termine (come l’ipotrofia di alcune aree corticali) ed a lungo termine, come un ritardo nello sviluppo del linguaggio (sia nella comprensione, che nell’espressione). Abbiamo confrontato lo sviluppo delle funzioni esecutive in bambini con sordità preverbale ed impianto cocleare (IC) con bambini con sviluppo tipico dell’udito e del linguaggio costituendo due campioni: il primo, composto di 17 bambini (7 femmine, 10 maschi) di età compresa tra i 5 ed i 12 anni con sordità neurosensoriale ed IC; il secondo composto di 15 bambini (5 bambine, 9 bambini) normoudenti, pari età e con assenza di alterazioni dello sviluppo e del linguaggio.I risultati ottenuti mostrano differenze significative tra i punteggi dei due gruppi di pazienti.Inoltre l’analisi statistica ha dimostrato che all’aumentare della durata dell’utilizzo dell’IC miglioravano tutte le FE ad eccezione della capacità di inibizione. Le abilità percettive studiate non correlavano con le FE.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.