Nel contributo si vogliono delineare i percorsi e i vettori di circolazione delle reliquie di Santo Stefano tra Gerusalemme, l’Africa, Costantinopoli e Roma e analizzare la presenza e la committenza degli edifici ecclesiastici dedicati al santo nella città e nel suburbio di Roma. Si propone che nella costruzione della basilica di Santo Stefano Rotondo si possa individuare l’intervento di Valentiniano III ed Eudossia, così come nella chiesa dedicata al protomartire posta nell’ambito del santuario di San Lorenzo sulla via tiburtina, e che alcune delle sue reliquie siano giunte a Roma dall’Oriente tramite la famiglia imperiale. Per la consacrazione dell’altro edificio romano dedicato al santo, Santo Stefano sulla via Latina, legato all’intervento di Demetria Annia, le reliquie potrebbero essere giunte invece dall’Africa, probabilmente da Cartagine.
The aim of the paper is to define the St. Stephen relics’ routes from Jerusalem to Africa, Constantinople and Rome, and to analyse the presence of dedicated churches to the saint in the city of Rome and its suburbium. It is assumed that in the construction of the Santo Stefano Rotondo basilica it is possible to notice the intervention of Valentinian the 3rd and Eudossia, as well as in the church dedicated to the same saint within the sanctuary of San Lorenzo on the Via Tiburtina. The saint’s relics would have therefore been brought in Rome from the East by the imperial family. For the dedication of a third building dedicated to the saint, Santo Stefano in the Via Latina, related to Demetria Annia’s intervention, the relics of the martyr would instead be brought from Africa, probably through Carthage.
Le reliquie di santo Stefano da Gerusalemme a Roma: possibili percorsi e i luoghi del culto
Donatella Nuzzo
2020-01-01
Abstract
Nel contributo si vogliono delineare i percorsi e i vettori di circolazione delle reliquie di Santo Stefano tra Gerusalemme, l’Africa, Costantinopoli e Roma e analizzare la presenza e la committenza degli edifici ecclesiastici dedicati al santo nella città e nel suburbio di Roma. Si propone che nella costruzione della basilica di Santo Stefano Rotondo si possa individuare l’intervento di Valentiniano III ed Eudossia, così come nella chiesa dedicata al protomartire posta nell’ambito del santuario di San Lorenzo sulla via tiburtina, e che alcune delle sue reliquie siano giunte a Roma dall’Oriente tramite la famiglia imperiale. Per la consacrazione dell’altro edificio romano dedicato al santo, Santo Stefano sulla via Latina, legato all’intervento di Demetria Annia, le reliquie potrebbero essere giunte invece dall’Africa, probabilmente da Cartagine.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.