L’art. 20, d.lgs. n. 28/2010, nell’ambito della mediazione finalizzata alla conciliazione delle controversie civili e commerciali, introduce un credito d’imposta commisurato alle spese sostenute nel procedimento, utilizzabile in compensazione o in diminuzione delle imposte sui redditi. L’ammontare del credito d’imposta è pari all’indennità corrisposta ai soggetti abilitati a svolgere il procedimento di mediazione presso gli organismi, con la previsione di un importo massimo, ridotto alla metà in caso di insuccesso della mediazione. L’agevolazione richiede un’attenta analisi, finalizzata ad individuarne i beneficiari, i termini e le condizioni di fruibilità, giacché nonostante le finalità perseguite appaiano meritevoli, le modalità applicative presentano, invece, molteplici criticità.
La mediazione nella fiscalità diretta
Parente Salvatore Antonello
2015-01-01
Abstract
L’art. 20, d.lgs. n. 28/2010, nell’ambito della mediazione finalizzata alla conciliazione delle controversie civili e commerciali, introduce un credito d’imposta commisurato alle spese sostenute nel procedimento, utilizzabile in compensazione o in diminuzione delle imposte sui redditi. L’ammontare del credito d’imposta è pari all’indennità corrisposta ai soggetti abilitati a svolgere il procedimento di mediazione presso gli organismi, con la previsione di un importo massimo, ridotto alla metà in caso di insuccesso della mediazione. L’agevolazione richiede un’attenta analisi, finalizzata ad individuarne i beneficiari, i termini e le condizioni di fruibilità, giacché nonostante le finalità perseguite appaiano meritevoli, le modalità applicative presentano, invece, molteplici criticità.File | Dimensione | Formato | |
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