In un futuro molto prossimo, la fruizione delle collezioni museali riceverà uno sviluppo globale mediante la circolazione delle immagini. In Italia, il Codice dei beni culturali si apre alla libera circolazione delle immagini quando essa risponda alla realizzazione di interessi corrispondenti a diritti fondamentali - didattica, ricerca, formazione culturale - tutelati da norme costituzionali. D'altra parte, invece, il decreto che disciplina il riuso dei dati pubblici riconosce alle scelte economiche museali la possibilità di contrattualizzare la possibilità di sfruttamento delle immagini delle opere in collezione, attraverso contratti di licenza. Si crea, così, un bipolarismo normativo che rende incerto il regime giuridico al quale sono sottoposte le immagini digitali delle opere: libero uso o uso limitato? Tale bipolarismo necessita di un bilanciamento fra la possibilità di prevedere limitazioni d'uso e il rispetto della libera circolazione delle immagini per valorizzare il potenziale divulgativo di esse in attuazione delle libertà fondamentali di informazione, ricerca scientifica, espressione artistica e culturale.
In the very near future, the collective enjoyment of museum artworks will develop mainly and globally through digital images. In Italy, the Code of Cultural Heritage opens the door to the liberalization and circulation of digital images when it is necessary to implement collective interests — research, teaching, cultural enrichment — that are incontrovertible, because their nature of fundamental human right and their protection by the Constitution. The legislative decree on the reuse of public data, on the other hand, does not choose the way of open data and implements the contractualisation for a fee of the images reproduction by means of the museum political license. This normative bipolarity needs a balancing between usage restrictions and fundamental freedoms aimed at information, scientific research, artistic and cultural production.
La riproduzione digitale delle opere museali fra valorizzazione culturale ed economica
Rosanna De Meo
2019-01-01
Abstract
In un futuro molto prossimo, la fruizione delle collezioni museali riceverà uno sviluppo globale mediante la circolazione delle immagini. In Italia, il Codice dei beni culturali si apre alla libera circolazione delle immagini quando essa risponda alla realizzazione di interessi corrispondenti a diritti fondamentali - didattica, ricerca, formazione culturale - tutelati da norme costituzionali. D'altra parte, invece, il decreto che disciplina il riuso dei dati pubblici riconosce alle scelte economiche museali la possibilità di contrattualizzare la possibilità di sfruttamento delle immagini delle opere in collezione, attraverso contratti di licenza. Si crea, così, un bipolarismo normativo che rende incerto il regime giuridico al quale sono sottoposte le immagini digitali delle opere: libero uso o uso limitato? Tale bipolarismo necessita di un bilanciamento fra la possibilità di prevedere limitazioni d'uso e il rispetto della libera circolazione delle immagini per valorizzare il potenziale divulgativo di esse in attuazione delle libertà fondamentali di informazione, ricerca scientifica, espressione artistica e culturale.File | Dimensione | Formato | |
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