L’Apulia è stata negli ultimi decenni oggetto d’indagini di archeologia globale dei paesaggi che hanno consentito di acquisire conoscenze approfondite sulle forme dell’insediamento urbano e rurale, sulle produzioni e sull’organizzazione socio-economica, con particolare riferimento alla Tarda Antichità e all’Alto Medioevo. In tale contesto si inserisce l’analisi del fenomeno della cristianizzazione delle città e delle campagne e del ruolo svolto dai vescovi. Si analizzano in particolare i casi di due diocesi, una urbana l’altra rurale: Canusium, la più importante diocesi della Puglia, con la figura del vescovo Sabino, promotore di numerose costruzioni sacre e anche di varie attività produttive, esempio emblematico del ‘vescovo manager’; San Giusto, identificata con la sede della diocesi del saltus Carminianensis, sorto in una grande proprietà imperiale.
Città e campagna, strutture insediative e strutture ecclesiastiche dell’Italia meridionale: il caso dell’Apulia
G. Volpe
2014-01-01
Abstract
L’Apulia è stata negli ultimi decenni oggetto d’indagini di archeologia globale dei paesaggi che hanno consentito di acquisire conoscenze approfondite sulle forme dell’insediamento urbano e rurale, sulle produzioni e sull’organizzazione socio-economica, con particolare riferimento alla Tarda Antichità e all’Alto Medioevo. In tale contesto si inserisce l’analisi del fenomeno della cristianizzazione delle città e delle campagne e del ruolo svolto dai vescovi. Si analizzano in particolare i casi di due diocesi, una urbana l’altra rurale: Canusium, la più importante diocesi della Puglia, con la figura del vescovo Sabino, promotore di numerose costruzioni sacre e anche di varie attività produttive, esempio emblematico del ‘vescovo manager’; San Giusto, identificata con la sede della diocesi del saltus Carminianensis, sorto in una grande proprietà imperiale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.