I dati (e l’esperienza quotidiana) documentano che il rapporto tra tempo e processo penale è assimilabile al comportamento dei gas. Come le particelle di “etere” tendono ad occupare tutto lo spazio a disposizione così il processo penale tende ad occupare tutto il tempo reso disponibile dalla prescrizione. L’uno cresce quanto si dilata l’altra. Questa specificità della realtà italiana avvalora il rischio che la “riforma” della prescrizione esponga l’imputato ad un giudizio penale senza fine. Una prospettiva che traccia un solco profondo con il paradigma garantista, in netto contrasto con la Carta Costituzionale.

Sine die. La "riforma" della prescrizione

Giuseppe Losappio
2020-01-01

Abstract

I dati (e l’esperienza quotidiana) documentano che il rapporto tra tempo e processo penale è assimilabile al comportamento dei gas. Come le particelle di “etere” tendono ad occupare tutto lo spazio a disposizione così il processo penale tende ad occupare tutto il tempo reso disponibile dalla prescrizione. L’uno cresce quanto si dilata l’altra. Questa specificità della realtà italiana avvalora il rischio che la “riforma” della prescrizione esponga l’imputato ad un giudizio penale senza fine. Una prospettiva che traccia un solco profondo con il paradigma garantista, in netto contrasto con la Carta Costituzionale.
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