Oggi prevale un’idea che vede in contrapposizione qualità e quantità del lavoro. Meglio più lavoro a prescindere dalla qualità che meno lavoro di qualità. Questa idea è sbagliata. Ci sono studi che evidenziano come una maggiore qualità del lavoro (non intesa solo come livello di competenza, ma anche come strumento di realizzazione e affermazione delle persone) favorisce i processi di innovazione. Questi ultimi garantiscono maggiore produttività e competitività delle imprese e, per questa via, un incremento della produzione e della occupazione. L’Italia, in negativo, è la conferma della fondatezza di questa interpretazione. Oggi il nostro paese è poco innovativo e con livelli di produttività e occupazione molto bassi.
Innovazione e capacità delle persone: le ipotesi di partenza
Michele Capriati
2019-01-01
Abstract
Oggi prevale un’idea che vede in contrapposizione qualità e quantità del lavoro. Meglio più lavoro a prescindere dalla qualità che meno lavoro di qualità. Questa idea è sbagliata. Ci sono studi che evidenziano come una maggiore qualità del lavoro (non intesa solo come livello di competenza, ma anche come strumento di realizzazione e affermazione delle persone) favorisce i processi di innovazione. Questi ultimi garantiscono maggiore produttività e competitività delle imprese e, per questa via, un incremento della produzione e della occupazione. L’Italia, in negativo, è la conferma della fondatezza di questa interpretazione. Oggi il nostro paese è poco innovativo e con livelli di produttività e occupazione molto bassi.File | Dimensione | Formato | |
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