La rimozione del sarcofago del presbyter Stefanus dalla sua precedente sistemazione è stata l’occasione per una scoperta inaspettata: l’esistenza di una seconda epigrafe, tracciata sul lato opposto a quello dell’epitaffio altomedievale. Anche se compromessa da un pessimo stato di conservazione, nel contributo si propone una sua interpretazione che, al di là delle sempre possibili varianti di lettura e decifrazione delle singole parole, consente di stabilire con sicurezza che l’iscrizione è tracciata in lingua e scrittura greca, ed è molto probabilmente di epoca tardoantica, da datarsi con maggiore precisione al V secolo. Sul sarcofago restano solo le due ultime righe del testo dell’epitaffio di una persona di origine siriaca, dal momento che vi è sicuramente menzionata la regione della città di Apamea sull’Oronte. L’iscrizione riscoperta sul sarcofago comacchiese dunque si aggiunge alla serie di epitaffi di Siriani già noti per la medesima epoca in alcuni centri dell’Italia settentrionale –in particolare nella necropoli tardoantica di Concordia Sagittaria presso Portogruaro – ma anche sulla sponda opposta dell’Adriatico, nell’importante centro di Salona.
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Titolo: | Una inedita epigrafe tardoantica nel Museo del Delta Antico di Comacchio (Ferrara) |
Autori: | |
Data di pubblicazione: | Being printed |
Serie: | |
Handle: | http://hdl.handle.net/11586/253553 |
Appare nelle tipologie: | 2.1 Contributo in volume (Capitolo o Saggio) |