Anticipato da uscite parziali sulle riviste «Dante», «L’Alighieri», «Studi medievali e moderni», «incroci», «Anterem», «Il parlar franco» e «Proa Italia», questo volume individua nella Commedia il codice di un sistema semiotico nutrito di citazioni che si struttura su tre livelli: il primo è quello delle fonti attraverso le quali Dante si accredita quella autorevolezza che gli era necessaria per superare i limiti della ragione filosofica; il secondo livello è quello delle relazioni intratestuali che s’instaurano fra le singole parti della Commedia, che si costituisce come immenso palinsesto di un pensiero in fieri. A questi due livelli sono dedicati i primi tre saggi ruotanti intorno all’interpretazione della più misteriosa crux dell’Inferno (il muto lancio di «una corda» nel baratro dell’ottavo cerchio) come chiave per svelare la ‘madre’ di tutte le allegorie, quella delle tre fiere apparse nel proemio. Il terzo livello è quello intertestuale che vede nel Poema il codice ‘genetico’ della lette-ratura italiana, europea e americana, con riferimento a quel fenomeno che abbiamo preso a chiamare ‘dan-tismo’, per il quale numerosi lirici, narratori e persino pensatori non hanno saputo sottrarsi al magistero di Dante per ‘dire’ la sensazione di sgomento prodotto dal turbinoso succedersi degli eventi storici. Alla di-mostrazione di quest’ipotesi convergono i sei corposi saggi su Marx, Gramsci, Gozzano, Montale, Pasoli-ni, Luzi e Loi, che consentono di dimostrare come i singoli prestiti siano indispensabili per il commento delle rispettive filosofie e poetiche. Sorprendente il corpus di quasi sessanta romanzi pubblicati dal 2000 al 2012, analizzato nel lungo saggio finale: da un lato si apprezzano opere che ambiscono a reinterpretare in chiave contemporanea quel consapevole attraversamento della Storia ch’era stato proprio di Dante, dall’altro si assiste al riuso divertito della più prestigiosa rovina culturale dell’Occidente come materiale di recupero per edificare le nuove basiliche del consumo e dell’indifferenza.

Il codice Dante. Cruces della ‘Commedia’ e intertestualità novecentesche

PEGORARI, DANIELE MARIA
2012-01-01

Abstract

Anticipato da uscite parziali sulle riviste «Dante», «L’Alighieri», «Studi medievali e moderni», «incroci», «Anterem», «Il parlar franco» e «Proa Italia», questo volume individua nella Commedia il codice di un sistema semiotico nutrito di citazioni che si struttura su tre livelli: il primo è quello delle fonti attraverso le quali Dante si accredita quella autorevolezza che gli era necessaria per superare i limiti della ragione filosofica; il secondo livello è quello delle relazioni intratestuali che s’instaurano fra le singole parti della Commedia, che si costituisce come immenso palinsesto di un pensiero in fieri. A questi due livelli sono dedicati i primi tre saggi ruotanti intorno all’interpretazione della più misteriosa crux dell’Inferno (il muto lancio di «una corda» nel baratro dell’ottavo cerchio) come chiave per svelare la ‘madre’ di tutte le allegorie, quella delle tre fiere apparse nel proemio. Il terzo livello è quello intertestuale che vede nel Poema il codice ‘genetico’ della lette-ratura italiana, europea e americana, con riferimento a quel fenomeno che abbiamo preso a chiamare ‘dan-tismo’, per il quale numerosi lirici, narratori e persino pensatori non hanno saputo sottrarsi al magistero di Dante per ‘dire’ la sensazione di sgomento prodotto dal turbinoso succedersi degli eventi storici. Alla di-mostrazione di quest’ipotesi convergono i sei corposi saggi su Marx, Gramsci, Gozzano, Montale, Pasoli-ni, Luzi e Loi, che consentono di dimostrare come i singoli prestiti siano indispensabili per il commento delle rispettive filosofie e poetiche. Sorprendente il corpus di quasi sessanta romanzi pubblicati dal 2000 al 2012, analizzato nel lungo saggio finale: da un lato si apprezzano opere che ambiscono a reinterpretare in chiave contemporanea quel consapevole attraversamento della Storia ch’era stato proprio di Dante, dall’altro si assiste al riuso divertito della più prestigiosa rovina culturale dell’Occidente come materiale di recupero per edificare le nuove basiliche del consumo e dell’indifferenza.
2012
978-88-6479-058-9
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