The much-awaited reasoning of the first instance decision in the so-called “rating agencies trial” held before the collegial Court of Trani has been finally published. The defendants, managers and analysists of the rating agency S&P – all acquitted for different reasons (because the “fact is not existent”, ex art. 530, first paragraph, of the code of criminal procedure, because the “fact does not constitute an offence” or because “they have not committed the act”) – had been charged for participating in the offence of socalled “market manipulation” ex art. 185 of legislative Decree n. 58 of 1998 (TUF) for a number of schemes aimed (between May 2011 and January 2012) at elaborating and disseminating (communication to financial markets) of ratings on the Italian sovereign debt concretely capable of altering the price/value of state bonds.

Sono state depositate le attese motivazioni della sentenza che ha definito il c.d. “processo alle agenzie di rating”, celebratosi presso il Tribunale di Trani in composizione collegiale (Presidente, dott. ssa Pavere, giudici, dott.ri Gadaleta e Morelli), su impulso del Pubblico Ministero, Dott. Michele Ruggiero. Gli imputati, manager e analisti senior dell’Agenzia di rating S&P, tutti assolti (con formule variabili perché “il fatto non sussiste”, ex art. 530 c.p.v. c.p.p. perché “il fatto non costituisce reato” ovvero per “non aver commesso il fatto”), erano chiamati a rispondere (in concorso tra loro) del delitto di c.d. “manipolazione del mercato” per una serie di artifici (tra il maggio 2011 ed il gennaio 2012) tanto nell’elaborazione, quanto nella diffusione (comunicazione ai mercati finanziari) dei “rating” sul debito sovrano italiano concretamente idonei ad alterare il prezzo/valore dei titoli di Stato. Si tratta di una pronuncia di notevole interesse che, pur solcando gli indirizzi prevalenti della giurisprudenza di legittimità, propone soluzioni in parte inedite di alcune questioni controverse del delitto ex ex art 185 D.Lgs. n. 58 del 1998 (TUF): competenza territoriale, dolo, forma dell’evento e natura del pericolo, il rapporto tra valutazione, falsità delle notizie e artifici, in particolare

Agenzie di rating e manipolazione del mercato

Giuseppe Losappio
2018-01-01

Abstract

The much-awaited reasoning of the first instance decision in the so-called “rating agencies trial” held before the collegial Court of Trani has been finally published. The defendants, managers and analysists of the rating agency S&P – all acquitted for different reasons (because the “fact is not existent”, ex art. 530, first paragraph, of the code of criminal procedure, because the “fact does not constitute an offence” or because “they have not committed the act”) – had been charged for participating in the offence of socalled “market manipulation” ex art. 185 of legislative Decree n. 58 of 1998 (TUF) for a number of schemes aimed (between May 2011 and January 2012) at elaborating and disseminating (communication to financial markets) of ratings on the Italian sovereign debt concretely capable of altering the price/value of state bonds.
2018
Sono state depositate le attese motivazioni della sentenza che ha definito il c.d. “processo alle agenzie di rating”, celebratosi presso il Tribunale di Trani in composizione collegiale (Presidente, dott. ssa Pavere, giudici, dott.ri Gadaleta e Morelli), su impulso del Pubblico Ministero, Dott. Michele Ruggiero. Gli imputati, manager e analisti senior dell’Agenzia di rating S&P, tutti assolti (con formule variabili perché “il fatto non sussiste”, ex art. 530 c.p.v. c.p.p. perché “il fatto non costituisce reato” ovvero per “non aver commesso il fatto”), erano chiamati a rispondere (in concorso tra loro) del delitto di c.d. “manipolazione del mercato” per una serie di artifici (tra il maggio 2011 ed il gennaio 2012) tanto nell’elaborazione, quanto nella diffusione (comunicazione ai mercati finanziari) dei “rating” sul debito sovrano italiano concretamente idonei ad alterare il prezzo/valore dei titoli di Stato. Si tratta di una pronuncia di notevole interesse che, pur solcando gli indirizzi prevalenti della giurisprudenza di legittimità, propone soluzioni in parte inedite di alcune questioni controverse del delitto ex ex art 185 D.Lgs. n. 58 del 1998 (TUF): competenza territoriale, dolo, forma dell’evento e natura del pericolo, il rapporto tra valutazione, falsità delle notizie e artifici, in particolare
Das Landesgericht Trani hat nun die mit Spannung erwartete Begru¨ndung des Urteils ersten Grades im sog. Ratingagenturen- Prozess hinterlegt, zu dem Staatsanwalt den Impuls gegeben hatte. Alle Angeklagten – Manager und Analysten der Ratingagentur S&P – wurden (mit den verschiedenen Formeln “weil die Tat nicht vorliegt” gema¨ß Art. 530 2. Abs. StPO, “weil die Tat vom Gesetz nicht als strafbare Handlung vorgesehen ist”, “weil er die Tat nicht begangen hat”) freigesprochen; sie hatten sich zu verantworten wegen des Vorwurfs der Mitta¨terschaft zu sog. Marktmanipolation gema¨ß Art. 185 Gesetzesdekret Nr. 58/1998 (TUF), bestehend in einer Reihe von Ta¨uschungshandlungen sowohl bei der Erstellung als auch in der Verbreitung (durch Mitteilungen an die Finanzma¨rkte) von “Ratings” zu den italienischen Staatsanleihen, die geeignet waren, den Preis/Wert der Staatspapiere zu beeinflussen.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11586/250367
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