Attraverso la disamina di atti parlamentari ed opere dottrinali, il saggio mira ad evidenziare il percorso “nazionale” seguito dalla scienza penalistica italiana nel processo di costruzione del codice penale che vide luce nel 1889 dopo un lungo dibattito durato circa 30 anni. Nello sforzo di abbandonare l’esempio napoleonico del 1810, vengono esaminate le principali tappe del processo di codificazione penale, la cui promulgazione incontrò nelle aule dei tribunali alcune difficoltà di concreta applicazione, come si evince dai primi interventi giurisprudenziali e dalle prolusioni dei procuratori generali della Corte di Cassazione di Roma, cui era stata deferita la cognizione degli affari penali di tutto il Regno.
Il “varo” del Codice Zanardelli nella giurisprudenza della Cassazione di Roma
Vinci Stefano
2019-01-01
Abstract
Attraverso la disamina di atti parlamentari ed opere dottrinali, il saggio mira ad evidenziare il percorso “nazionale” seguito dalla scienza penalistica italiana nel processo di costruzione del codice penale che vide luce nel 1889 dopo un lungo dibattito durato circa 30 anni. Nello sforzo di abbandonare l’esempio napoleonico del 1810, vengono esaminate le principali tappe del processo di codificazione penale, la cui promulgazione incontrò nelle aule dei tribunali alcune difficoltà di concreta applicazione, come si evince dai primi interventi giurisprudenziali e dalle prolusioni dei procuratori generali della Corte di Cassazione di Roma, cui era stata deferita la cognizione degli affari penali di tutto il Regno.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.