In questo lavoro si considera in chiave critica l'interpretaione del fenomeno della dipendenza patologica proposta all'interno della cosiddetta "teoria dell'azione", in cui la dpendenza patologica è considerata dal punto di vista della performatività dell'azione razionale. Si cercherà di mostrare come, in questo vertice interpretativo, sia ravvisabile una forma di ingenuità e semplicismo nel modo di considerare la percezione e la conoscenza delle proprie emozioni da parte degli individui: una generale e indifferenziata "buona conoscenza" delle proprie emozioni, basata su una generale e indifferenziata capacità di accesso diretto ad esse, viene assunta e presupposta. Alla luce della considerazione delle caratteristiche del continuum alessitimico, un noto fenomeno subclinico che inficia la percezione e la concettualizzazione dell'esperienza emotiva in prima persona, ci si proverà in una analisi critica dei presupposti generali dell'interpretazione del fenomeno della dipendenza patologica fornito dalla prospettiva della "teoria dell'azione".
Titolo: | Emozione, cognizione e la precarietà del sé. Consapevolezza emotiva, scelte razionali e il fenomeno delle dipendenze patologiche |
Autori: | PASTORE, Luigi (Corresponding) |
Data di pubblicazione: | 2020 |
Handle: | http://hdl.handle.net/11586/241848 |
ISBN: | 978-88-255-3087-2 |
Appare nelle tipologie: | 2.1 Contributo in volume (Capitolo o Saggio) |
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