La biografia di Francisco de Quevedo y Villegas, scritta in spagnolo da Paolo Antonio di Tarsia, offre testimonianza dei rapporti e degli scambi fra due culture, la spagnola e l’italiana, e di formazioni intellettuali che si intrecciano, se è vero che lo spagnolo Quevedo era passato dalla corte madrilena a quella di Napoli nel 1616, venerato e onorato dai letterati napoletani, e l’italiano di Tarsia, da Napoli passò in Spagna, ben accolto alla corte di Madrid. Abbastanza simile negli esiti appaiono la vicenda di questi due intellettuali vissuti a non lunga distanza di tempo nel teatro della corte madrilena. Come Quevedo anche di Tarsia aveva subito l’umiliazione dell’esilio e dell’allontanamento dalla corte; entrambi, inoltre, si erano rivolti, senza un esito positivo, al sovrano spagnolo per supplicarlo di prestare orecchio ai loro lamenti di intellettuali ingiustamente accusati ed esiliati e di concedere loro una pensione. Entrami morirono a Madrid, soli e poveri, disillusi della vita di corte e delle cose del mondo,confidando unicamente in Dio.
Paolo Antonio di Tarsia. Vita di Francisco de Quevedo y Villegas
Caterina Lavarra
Writing – Review & Editing
;Ines Ravasini
Writing – Review & Editing
2015-01-01
Abstract
La biografia di Francisco de Quevedo y Villegas, scritta in spagnolo da Paolo Antonio di Tarsia, offre testimonianza dei rapporti e degli scambi fra due culture, la spagnola e l’italiana, e di formazioni intellettuali che si intrecciano, se è vero che lo spagnolo Quevedo era passato dalla corte madrilena a quella di Napoli nel 1616, venerato e onorato dai letterati napoletani, e l’italiano di Tarsia, da Napoli passò in Spagna, ben accolto alla corte di Madrid. Abbastanza simile negli esiti appaiono la vicenda di questi due intellettuali vissuti a non lunga distanza di tempo nel teatro della corte madrilena. Come Quevedo anche di Tarsia aveva subito l’umiliazione dell’esilio e dell’allontanamento dalla corte; entrambi, inoltre, si erano rivolti, senza un esito positivo, al sovrano spagnolo per supplicarlo di prestare orecchio ai loro lamenti di intellettuali ingiustamente accusati ed esiliati e di concedere loro una pensione. Entrami morirono a Madrid, soli e poveri, disillusi della vita di corte e delle cose del mondo,confidando unicamente in Dio.File | Dimensione | Formato | |
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