La riflessione che negli ultimi tempi ha caratterizzato parte della filosofia italiana, e che ne ha segnato la sua differenza rispetto ad altre tradizioni di pensiero, ha avuto come banco di prova fondamentale la questione del linguaggio. Il linguaggio, infatti, quale orizzonte che nella più recente stagione filosofica ha unificato alcune tra le principali traiettorie di pensiero, all’interno di quel fenomeno che va sotto la denominazione di Italian Thought viene messo in discussione nel suo primato trascendentale. Il linguaggio cioè viene a perdere il suo ruolo centrale e autonomo, per essere riassorbito all’interno di un orizzonte ulteriore e ancora più vasto, che lo mette in relazione con la realtà biologica da una parte e con la dimensione storica dall’altra. Ora, alla luce di questo assunto, o, meglio, di questo doppio compito, occorre intendere la coppia presente nel titolo di questo contributo. “Biologizzazione dell’esistenza” esprime il movimento che mira a (ri)stabilire il legame dell’esistenza alla falda biologica, secondo intenti niente affatto riduzionistici, meramente naturalistici: nell’espressione “biologizzazione dell’esistenza” il genitivo è da intendersi soprattutto in senso soggettivo, così che “biologizzazione” possa esprimere un processo che è di ordine essenzialmente culturale e storico. Si tratta cioè della stessa esistenza che nella sua realtà linguistica si riprende, si ripiega sul suo limite interno più estremo, rappresentato dalla dimensione biologica del linguaggio. “Storicizzazione della vita” dice il divenire nella e come storia della vita stessa, cioè il portarsi fuori verso il suo limite esterno più estremo, costituito in questo caso dalla dimensione storica e contingente della pratica del linguaggio.
Tra biologizzazione dell'esistenza e storicizzazione della vita
G. Strummiello
2019-01-01
Abstract
La riflessione che negli ultimi tempi ha caratterizzato parte della filosofia italiana, e che ne ha segnato la sua differenza rispetto ad altre tradizioni di pensiero, ha avuto come banco di prova fondamentale la questione del linguaggio. Il linguaggio, infatti, quale orizzonte che nella più recente stagione filosofica ha unificato alcune tra le principali traiettorie di pensiero, all’interno di quel fenomeno che va sotto la denominazione di Italian Thought viene messo in discussione nel suo primato trascendentale. Il linguaggio cioè viene a perdere il suo ruolo centrale e autonomo, per essere riassorbito all’interno di un orizzonte ulteriore e ancora più vasto, che lo mette in relazione con la realtà biologica da una parte e con la dimensione storica dall’altra. Ora, alla luce di questo assunto, o, meglio, di questo doppio compito, occorre intendere la coppia presente nel titolo di questo contributo. “Biologizzazione dell’esistenza” esprime il movimento che mira a (ri)stabilire il legame dell’esistenza alla falda biologica, secondo intenti niente affatto riduzionistici, meramente naturalistici: nell’espressione “biologizzazione dell’esistenza” il genitivo è da intendersi soprattutto in senso soggettivo, così che “biologizzazione” possa esprimere un processo che è di ordine essenzialmente culturale e storico. Si tratta cioè della stessa esistenza che nella sua realtà linguistica si riprende, si ripiega sul suo limite interno più estremo, rappresentato dalla dimensione biologica del linguaggio. “Storicizzazione della vita” dice il divenire nella e come storia della vita stessa, cioè il portarsi fuori verso il suo limite esterno più estremo, costituito in questo caso dalla dimensione storica e contingente della pratica del linguaggio.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Strummiello.pdf
non disponibili
Tipologia:
Documento in Versione Editoriale
Licenza:
NON PUBBLICO - Accesso privato/ristretto
Dimensione
203.24 kB
Formato
Adobe PDF
|
203.24 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.