La tesi sostenuta nel saggio è che il contrasto al lavoro irregolare e allo sfruttamento in agricoltura richiede, più che un nuovo aggravamento dell’apparato sanzionatorio, una politica settoriale che induca le imprese a migliorare la propria produttività e la propria posizione sul mercato attraverso gli investimenti anziché comprimendo illecitamente i costi diretti e indiretti del lavoro. Al fine di delineare alcuni elementi di siffatta policy, pertanto, l’A. ricostruisce le dinamiche di potere nelle filiere produttive e nei rapporti di produzione procedendo altresì a una valutazione critica degli attuali assetti regolativi nazionali e regionali.
Rapporti lavorativi e legalità in agricoltura. Analisi e proposte
Pinto Vito
2019-01-01
Abstract
La tesi sostenuta nel saggio è che il contrasto al lavoro irregolare e allo sfruttamento in agricoltura richiede, più che un nuovo aggravamento dell’apparato sanzionatorio, una politica settoriale che induca le imprese a migliorare la propria produttività e la propria posizione sul mercato attraverso gli investimenti anziché comprimendo illecitamente i costi diretti e indiretti del lavoro. Al fine di delineare alcuni elementi di siffatta policy, pertanto, l’A. ricostruisce le dinamiche di potere nelle filiere produttive e nei rapporti di produzione procedendo altresì a una valutazione critica degli attuali assetti regolativi nazionali e regionali.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
21. DLRI 2019.pdf
non disponibili
Tipologia:
Documento in Post-print
Licenza:
NON PUBBLICO - Accesso privato/ristretto
Dimensione
271.62 kB
Formato
Adobe PDF
|
271.62 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.