L'epigrafia cristiana di apparato, in particolare quella di committenza vescovile o comunque negli edifici di pertinenza episcopale, appare come uno dei temi ricorrenti nella riflessione scientifica di Giuseppe Cuscito. Sulla basilica episcopale della capitale bizantina, dedicata alla (Santa) Pace, non si registrano molti studi specifici - anche per le particolari vicende che l'hanno interessata. La maggiore attenzione degli studiosi è sicuramente stata incentrata sulla decorazione aniconica dell'abside, in quanto uno dei pochi esempi conservati dell'arte bizantina durante la sua fase iconoclastica. L'apparato epigrafico - parte integrante del monumento - pur considerato attentamente nei primissimi studi sull'edificio, in seguito è stato completamente trascurato. Il contributo intende rivisitare le letture proposte e tentare di interpretare in chiave storica la particolare scelta dei testi - citazioni scritturistiche - che si rivelano come componenti essenziali della ecclesia episcopalis constantinopolitana.
The Christian commemorative inscriptions by bishops or realized for bishops’ buildings were a particularly privileged topic by Giuseppe Cuscito. There are not too many specific studies about the episcopal basilica of Byzantium dedicated to (Hagia) Eirene: probably because of its own history and use, very different from the other Byzantine churches in Istanbul: it was never transformed in a mosque and it was open with high difficulty to visitors until few years ago, because its position inside the strictly forbidden area of the Sultan Palace in the Othmans Istanbul. The most part of the scholars considered the basilica of Hagia Eirene,in addition, essentially only about its wonderful aniconic decoration in the abside: one of the very few examples of Byzantine art during the Iconoclasm. The commemorative inscriptions, integral part of the building, were considered in the very first studies, but in the following decades have been completely neglected. The paper has the aim to reconsider the epigraphic equipment of the Hagia Eirene, also in order to interpret the historical reasons that brought the patrons to choose to display in the building some Sacred Writings passages: these very particular Biblical quotations are revealed as essential components of the Constantinople ecclesia episcopalis.
Epigrafi e cattedrali. Alcune note sulla Hagia Eirene di Costantinopoli
Antonio Felle
2020-01-01
Abstract
L'epigrafia cristiana di apparato, in particolare quella di committenza vescovile o comunque negli edifici di pertinenza episcopale, appare come uno dei temi ricorrenti nella riflessione scientifica di Giuseppe Cuscito. Sulla basilica episcopale della capitale bizantina, dedicata alla (Santa) Pace, non si registrano molti studi specifici - anche per le particolari vicende che l'hanno interessata. La maggiore attenzione degli studiosi è sicuramente stata incentrata sulla decorazione aniconica dell'abside, in quanto uno dei pochi esempi conservati dell'arte bizantina durante la sua fase iconoclastica. L'apparato epigrafico - parte integrante del monumento - pur considerato attentamente nei primissimi studi sull'edificio, in seguito è stato completamente trascurato. Il contributo intende rivisitare le letture proposte e tentare di interpretare in chiave storica la particolare scelta dei testi - citazioni scritturistiche - che si rivelano come componenti essenziali della ecclesia episcopalis constantinopolitana.File | Dimensione | Formato | |
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2020, Felle, Vescovi e cattedrali (miscellanea Cuscito, AAAd 92).pdf
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