In questo contributo presento un’analisi delle strategie traduttive di al-Kalb al- fukhkhārī, da valutare criticamente nel contesto di altre versioni dello stesso romanzo, in particolare quella inglese, The Terracotta Dog, e in misura minore quella francese, Chien de faïence,, sebbene le specificità della lingua araba non permettano sempre di sottoporlo a ogni sorta di comparazioni.
Il cane di terracotta in arabo: la scomparsa di patois e idiotismi camilleriani
Aldo Nicosia
2018-01-01
Abstract
In questo contributo presento un’analisi delle strategie traduttive di al-Kalb al- fukhkhārī, da valutare criticamente nel contesto di altre versioni dello stesso romanzo, in particolare quella inglese, The Terracotta Dog, e in misura minore quella francese, Chien de faïence,, sebbene le specificità della lingua araba non permettano sempre di sottoporlo a ogni sorta di comparazioni.File in questo prodotto:
File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Il_cane_di_terracotta_in_arabo_la_scompa.pdf
accesso aperto
Tipologia:
Documento in Post-print
Licenza:
Creative commons
Dimensione
428.1 kB
Formato
Adobe PDF
|
428.1 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.