Il volume presenta una ricerca svolta sulle sentenze penali emesse dalla Gran Corte di Cassazione di Napoli (1809-1816) e dalla Suprema Corte di Giustizia di Napoli (1817-1861), attraverso le quali l’Autore ha cercato di offrire una lettura “interna” della storia della giustizia criminale del Regno. L’angolo visuale della casistica giudiziaria ha consentito, infatti, di esaminare le diverse problematiche, sviluppatesi nel corso del tempo, relative agli eccessi di arbitrio perpetrati dalle corti di merito, alle difficoltà interpretative, agli orientamenti ricorrenti, ai contrasti giurisprudenziali ed ai dubbi di legge portati al vaglio del governo. Tale ricostruzione ha permesso, inoltre, di condurre uno studio sull’organo supremo di giustizia di Napoli, che nel decennio francese e nel quinquennio della Restaurazione assunse un ruolo di primo piano nella guida delle corti inferiori verso l’applicazione dei nuovi codici e l’uniformazione del diritto e che, dopo la crisi degli anni Venti, avrebbe gradualmente conquistato la posizione di vertice indiscusso della piramide giudiziaria, con il consolidamento di orientamenti giurisprudenziali di legittimità.
La giustizia penale nelle sentenze della Cassazione napoletana (1809-1861)
Stefano VINCI
2019-01-01
Abstract
Il volume presenta una ricerca svolta sulle sentenze penali emesse dalla Gran Corte di Cassazione di Napoli (1809-1816) e dalla Suprema Corte di Giustizia di Napoli (1817-1861), attraverso le quali l’Autore ha cercato di offrire una lettura “interna” della storia della giustizia criminale del Regno. L’angolo visuale della casistica giudiziaria ha consentito, infatti, di esaminare le diverse problematiche, sviluppatesi nel corso del tempo, relative agli eccessi di arbitrio perpetrati dalle corti di merito, alle difficoltà interpretative, agli orientamenti ricorrenti, ai contrasti giurisprudenziali ed ai dubbi di legge portati al vaglio del governo. Tale ricostruzione ha permesso, inoltre, di condurre uno studio sull’organo supremo di giustizia di Napoli, che nel decennio francese e nel quinquennio della Restaurazione assunse un ruolo di primo piano nella guida delle corti inferiori verso l’applicazione dei nuovi codici e l’uniformazione del diritto e che, dopo la crisi degli anni Venti, avrebbe gradualmente conquistato la posizione di vertice indiscusso della piramide giudiziaria, con il consolidamento di orientamenti giurisprudenziali di legittimità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.