Il gasdotto TAP (Trans Adriatic Pipeline), che costituisce la parte europea del cosiddetto Corridoio Sud, convoglierà verso l’Europa per circa 50 anni 10-20 miliardi di mc/anno di gas naturale estratto dal giacimento di ShahDeniz II in Azerbaijan, consentendo a molti Paesi dell’Europa sud-orientale di non dipendere esclusivamente dalla Russia. Il suo percorso di 860 km attraverserà la Grecia, l’Albania e il Mar Adriatico, approderà sulla spiaggia di San Foca nel territorio del comune di Melendugno (Le), proseguirà per circa 8 km con un tratto interrato fino a raggiungere l’impianto di depressurizzazione nell’entroterra dello stesso comune. Dopo aver evidenziato i tratti salienti dell’attuale politica energetica dell’UE e del nostro Paese, che attribuisce massima priorità alla diversificazione delle fonti di approvvigionamento del gas naturale, il presente lavoro analizza le azioni adottate dal 2012 ad oggi dal governo nazionale e dal soggetto attuatore privato del gasdotto, il Consorzio TAP AG, per tentare di superare il netto dissenso degli amministratori comunali salentini, della Regione Puglia, degli attivisti No Tap e della gente comune, mobilitatisi contro tale infrastruttura calata ‘dall’alto’, considerata inutile, invasiva e pericolosa. Tali azioni, che continuano a considerare il sistema territoriale locale non come patrimonio-progetto, ma come mera posta in gioco, paradossalmente, sembrano acuire il braccio di ferro con la comunità locale, alimentando anche nuove ‘rappresentazioni’ No Tap a livello sovralocale.

Iniziative collettive di contestazione e spazi informali “inventati”: il caso del Comitato e del Movimento NO TAP (Trans Adriatic Pipeline)

Francesca Rinella
;
2018-01-01

Abstract

Il gasdotto TAP (Trans Adriatic Pipeline), che costituisce la parte europea del cosiddetto Corridoio Sud, convoglierà verso l’Europa per circa 50 anni 10-20 miliardi di mc/anno di gas naturale estratto dal giacimento di ShahDeniz II in Azerbaijan, consentendo a molti Paesi dell’Europa sud-orientale di non dipendere esclusivamente dalla Russia. Il suo percorso di 860 km attraverserà la Grecia, l’Albania e il Mar Adriatico, approderà sulla spiaggia di San Foca nel territorio del comune di Melendugno (Le), proseguirà per circa 8 km con un tratto interrato fino a raggiungere l’impianto di depressurizzazione nell’entroterra dello stesso comune. Dopo aver evidenziato i tratti salienti dell’attuale politica energetica dell’UE e del nostro Paese, che attribuisce massima priorità alla diversificazione delle fonti di approvvigionamento del gas naturale, il presente lavoro analizza le azioni adottate dal 2012 ad oggi dal governo nazionale e dal soggetto attuatore privato del gasdotto, il Consorzio TAP AG, per tentare di superare il netto dissenso degli amministratori comunali salentini, della Regione Puglia, degli attivisti No Tap e della gente comune, mobilitatisi contro tale infrastruttura calata ‘dall’alto’, considerata inutile, invasiva e pericolosa. Tali azioni, che continuano a considerare il sistema territoriale locale non come patrimonio-progetto, ma come mera posta in gioco, paradossalmente, sembrano acuire il braccio di ferro con la comunità locale, alimentando anche nuove ‘rappresentazioni’ No Tap a livello sovralocale.
2018
978-88-917-7938-0
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